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Il valore del Green IT

Cresce in Italia la consapevolezza di come efficienza energetica e performance del business siano strettamente correlate. Per far fronte all'emergenza ambientale degli ultimi anni, all'interno di Smau 2008, Gartner fornirà una panoramica sull'impatto ambientale dell'ICT.

Redazione GreenCity

Gli imprenditori e i manager hanno ben chiaro come uno dei principali problemi del terzo millennio sia quelloenergetico. Per questo puntano a ottimizzare l'IT per minimizzare il consumo e il dispendio energetico e a investire in Green IT per ridurre i costi aziendali, anche a breve periodo.
Il Green IT è una soluzione per mantenere elevato e far crescere il livello della qualità della vita  con una duplice valenza sociale-tecnologica.
In termini di sensibilizzazione sociale, per esempio, tenere le finestre di casa aperte con i riscaldamenti accesi oppure lasciare computer e altre attrezzature in funzione in ufficio durante il weekend fa perdere milioni di euro di energia inutilmente consumata ogni anno. Da fonti Legambiente emerge che su un campione di scuole analizzato la media dei consumi notturni corrisponde a ben 1/3 dei consumi diurni.
In ambito IT, invece, il Green IT si esprime su tre direzioni: nuove tecnologie hardware, software più efficienti e veloci, consolidamento e virtualizzazione delle architetture tecnologiche. La necessità di innovare hardware, software e integrare le architetture informatiche trova un esempio sul consumo energetico dei server (data center): per ogni euro di spesa per far funzionare un server durante tutto il suo ciclo di vita, ben 0,75 centesimi sono necessari a coprire il puro costo energetico. Sul fronte di un singolo computer, invece, se un processore utilizza solo il 30% dell'energia necessaria all'intera macchina, appena il 5% dell'energia è usata per la vera e propria elaborazione dei dati.
L'eco-sostenibilità integrata con l'IT è una sfida di oggi. Sono ancora troppo basse le stime che vedono lo sviluppo del Green IT come elemento chiave nel 30% (con percentuali più alte nelle grandi, più basse nelle piccole e medie imprese) delle aziende italiane, o che circa il 40% dei manager le consideri strategiche a fronte di un 80-90% che invece considera l'IT (green e non green) insostituibile.
Oggi si può dire che si è in una fase di consapevolezza, occorre quindi procedere con l'azione. Proprio per far fronte all'emergenza ambientale degli ultimi anni, all'interno di Smau 2008, Gartner, società di consulenza, fornirà una panoramica dettagliata sull'impatto ambientale delle ICT, mentre Telecom Italia, in collaborazione con Legambiente, dimostrerà come l'ICT può diventare il fattore abilitante attraverso cui i settori economici possono a loro volta garantire la loro sostenibilità. Comufficio e EcoR'it, infine, realizzeranno un workshop che si pone l'obiettivo di fare una disamina della bozza di Decreto 151/2005 che istituisce la responsabilità diretta del produttore per la gestione dei RAEE per tracciare i comportamenti del Commercio e dei Centri di Assistenza mettendo in evidenza le difficoltà che restano irrisolte, ma fornendo anche soluzioni alternative, incluse quelle di natura fiscale, conformi alle disposizioni generali di legge sulla gestione dei rifiuti.
Grazie poi alla collaborazione con Assoritech, in un'area dedicata alla rigenerazione e al Green IT, sono presenti importanti aziende operanti nel campo della rigenerazione che presentano prodotti e soluzioni a ridotto impatto ambientale.

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Pubblicato il: 27/05/2009

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