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Accordo fra Enel e il Ministero dell'Ambiente per lo sviluppo di fonti rinnovabili

Enel e il Ministero dell'Ambiente hanno siglato impegni reciproci per favorire il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia ambientale. Sia l'azienda che il Governo hanno assunto impegni reciproci, volti alla messa in pratica dei diversi progetti.

Redazione GreenCity

Nell'ambito del "Patto per l'ambiente" promosso dal Governo e dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e da 11 imprese nazionali, l'amministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti e il Ministro Stefania Prestigiacomo hanno firmato un accordo volontario nel quale Enel si impegna a contribuire con programmi concreti e misurabili al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari su riduzione dei gas effetto-serra, efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili. Gli obiettivi del "Pacchetto energia" europeo prevedono, entro il 2020, la riduzione del 21% delle emissioni di gas effetto-serra, del 20% dei consumi di energia primaria e la crescita del 20% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Questi gli impegni sottoscritti da Enel nell'accordo firmato oggi:
- Enel si impegna a incrementare la potenza installata che usa fonti rinnovabili, che a fine 2008 era pari a 2.597 Mw (escluso il grande idroelettrico), di ulteriori 4.100 Mw entro il 2020. Per quell'anno quindi la potenza installata degli impianti Enel che usano la forza dell'acqua, del sole, del vento e il calore naturale della terra (geotermia) ammonterà a circa 6.700 Mw;
- Sul fronte termoelettrico, Enel è impegnata a sostituire vecchie centrali a olio combustibile a bassa efficienza (rendimento termico del 38%) con nuove centrali a carbone pulito (rendimento termico 45%). Prima fra tutte quella di Porto Tolle (Rovigo), il cui progetto di conversione ha ottenuto di recente la valutazione di impatto ambientale positiva. La sola conversione di questa centrale comporterà una riduzione delle emissioni di anidride carbonica stimabile in 2 milioni di tonnellate all'anno;
- Enel si impegna a incrementare l'uso di biomassa vergine e di combustibile da rifiuti (Cdr) per la produzione di energia elettrica nelle proprie centrali dalle 137,5 mila tonnellate all'anno del 2008 (115 mila tonnellate di biomasse, 22,5 tonnellate di Cdr) a 300 mila tonnellate (230 mila tonnellate di biomasse, 70 mila tonnellate di Cdr) nel 2013;
- Enel intende rafforzare il suo impegno nell'efficienza negli usi finali dell'energia: nell'illuminazione pubblica, anche con l'utilizzo dei led; nella rete di distribuzione, con lo sviluppo delle "smart grids"; nella collaborazione con i clienti industriali con gli audit per ottimizzare i consumi di energia. Entro il 2013 questo tipo di interventi consentirà un risparmio di circa 100 mila tonnellate equivalenti di petrolio per arrivare a 300 mila tonnellate nel 2020.
Il Ministero dell'Ambiente e il Governo si impegnano:
- a individuare, nel rispetto delle norme vigenti, le possibili azioni per accelerare le procedure di autorizzazione di propria competenza, per consentire la rapida attuazione degli interventi di Enel previsti dall'accordo;
- a sostenere i progetti a cui partecipa Enel, nell'ambito delle attività di promozione della partecipazione di aziende italiane ai programmi di ricerca e innovazione europei in campo ambientale;
- a promuove il riutilizzo dei siti industriali esistenti, favorendo investimenti ad alto contenuto ambientale.

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Pubblicato il: 08/07/2009

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