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Un nuovo ruolo per l'agricoltura e la silvicoltura

Non solo cibo: chi lavora la terra diventa la base della nuova energia

Redazione GreenCity

La bioenergia (una delle fonti di energia rinnovabile, insieme all'energia solare, all'energia eolica, all'energia idraulica e all'energia geotermica), ricavata in agricoltura e in silvicoltura, svolge un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico e nel rafforzare la sicurezza del rifornimento energetico. La bioenergia viene ricavata dalla biomassa solida, dal biogas o da biocombustibili liquidi disponibili in tutta Europa. La biomassa è fornita dalla silvicoltura, dall'agricoltura nonché dai rifiuti organici e dai residui, mentre i biocombustibili liquidi provengono attualmente soprattutto dai seminativi. La biomassa, il biogas ed i biocombustibili in generale sono facilmente stoccabili, il che significa che la bioenergia ne può essere ricavata a seconda della necessità. Questi combustibili generano sia elettricità che calore diretto, e fungono anche da combustibili per i trasporti. La bioenergia rappresenta circa la metà dell'energia rinnovabile consumata nell'UE
Nel settore dei trasporti, i biocarburanti rappresentano finora l'unica alternativa disponibile su grande scala alla benzina ed al gasolio. Incoraggiare l'utilizzo di biocarburanti contribuisce a ridurre le emissioni e amplia la scelta per quanto riguarda l'approvvigionamento. 
L'Unione dispone di un significativo potenziale agricolo per produrre biocarburanti. Nel futuro prossimo i biocarburanti non saranno più prodotti solo a partire da colture già utilizzate per l'alimentazione umana ed animale, ma anche da una gamma assai più ampia di prodotti agricoli e forestali e di rifiuti organici. Che sia basata nell'Unione o al suo esterno, dobbiamo fare sì che la produzione di biocarburanti abbia carattere sostenibile, ovvero non comporti il disboscamento o la perdita di biodiversità, né comprometta la produzione alimentare.

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Pubblicato il: 04/12/2009

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