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Fulvio Conti, Enel pronta per il nucleare

Dalle anticipazioni dell'intervista rilasciata a Giovanni Minoli, l'amminstratore delegato Fulvio Conti dichiara che Enel è pronta per il nucleare e prevede la prima centrale in funzione dal 2020. "Problema scorie? Non esiste"

Redazione GreenCity

''Il nucleare non mi preoccupa. Mi baso sull' esperienza di tanti Paesi che la usano da sempre, sui fatti scientifici che ne comprovano l'assoluta sicurezza''. Andrà in onda solo stasera alle 23,30 su Rai Due, ma alcune anticipazione dell'intervista di Giovanni Minoli all'AD di Enel Fulvio Conti sono già trapelate. ''Per essere prudenti - aggiunge - la prima centrale sarà in grado di produrre energia diciamo a partire dall' inizio del 2020'' .
Dal punto di vista della sicurezza Conti dichiara ''un Paese dove, dal punto di vista dei terremoti, dei rischi idrogeologici, trovare un centimetro quadrato d'Italia che non sia a rischio, non è semplice. Aree adatte ce ne sono e comunque teniamo conto che, anche in situazioni di estrema sismicità, come ad esempio in Giappone, è provato che le moderne centrali nucleari vengono costruite con criteri così rigorosi che possono resistere a qualsiasi tipo di scossa''.
Per quanto riguarda il posizionamento delle centrali e il problema sollevato dalle regioni, e quindi la pubblicazione della mappa dei siti "Ci aspettiamo che l'Agenzia per la Sicurezza, elemento fondamentale per portare avanti il programma nucleare italiano, venga costituita entro breve: all'inizio del 2011 arrivera' l'approvazione del progetto; nel 2013 l'apertura del cantiere; tra il 2019 e il 2020, l'entrata in esercizio della prima centrale''. ''Da quel momento - puntualizza il manager - ogni 18 mesi saremo in condizioni di aprire una nuova centrale''.
Quando questa centrale sara' in grado di produrre energia ?
''Per essere prudenti, diciamo a partire dall' inizio del 2020''.
Quanto al problema dello smaltimento delle scorie ''non esiste''. Basti pensare che ''una centrale come quella che vogliamo fabbricare e costruire qui in Italia, ci mette sette anni di funzionamento per riempire un container di scorie, di rifiuti potenzialmente radioattivi. E' un problema assolutamente gestibile''.


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Pubblicato il: 21/04/2010

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