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L'Acquisto verde è d'obbligo per la provincia di Trento

La provincia di Trento ha deliberato l'acquisto "verde": entro il 31 dicembre le strutture provinciali dovranno procurarsi beni e servizi per il 30% della spesa totale.

Redazione GreenCity

Entro il 31 dicembre 2011 le strutture provinciali dovranno acquistare prodotti e servizi verdi per il 30% degli importi spesi. Si parte con 8 categorie merceologiche, dagli arredi alla carta, dai veicoli alle attrezzature informatiche ai servizi di pulizia. Prevista in futuro l'estensione del sistema anche al resto del territorio provinciale.
Questo in sintesi il contenuto della decisione adottata oggi dalla Giunta provinciale, che introduce l'acquisto pubblico "verde" (green public procurement, in sigla Gpp) all'interno delle strutture della Provincia di Trento. Si tratta di un passo importante sul percorso dello sviluppo sostenibile, che impegna direttamente la Provincia e contribuirà alla riduzione dell'impatto ambientale dei suoi acquisti.
Gli enti pubblici sono infatti tra i consumatori più importanti per necessità e capacità di spesa, ed incidono in modo rilevante sull'ambiente con i propri acquisti di beni e servizi. Gli acquisti pubblici a livello europeo costituiscono circa il 12% del pil e raggiungono il 17% in Italia.
Guardando alla spesa per gli acquisti di prodotti e servizi della Provincia e dei Comuni trentini nel periodo 2003-2007, si osserva una tendenza alla crescita lieve ma costante, solo in parte attribuibile all'inflazione, che nello stesso periodo è cresciuta annualmente del 2,3%, contro la crescita annua del 3,6% della spesa per l'acquisto di beni e servizi da parte di Provincia autonoma e comuni trentini.
Se il notevole potere d'acquisto degli enti pubblici fosse indirizzato sulla scelta di prodotti e servizi ecologici, ovvero realizzati con ridotto impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, si avrebbe un grande contributo ad un utilizzo più razionale delle risorse naturali e ad una riduzione nella produzione di rifiuti, di sostanze pericolose e di emissioni nocive.
Per questa ragione è stato deliberato l'obbligo per le strutture provinciali di puntare all'energia green: il 30% degli importi costituisce quindi un punto di partenza, fondamentale per l'ambiente.

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Pubblicato il: 23/04/2010

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