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Marea Nera, secondo gli scienziati perdite per 40.000 barili al giorno

L'amministrazione Obama, secondo quanto riporta l'Ansa, ha lanciato un ultimatum alla Bp ed entro 72 ore devono rivelare come intendono fermare la perdita di greggio che sta fuoriuscendo dalla piattaforma petrolifera ormai dal 20 di aprile.

Redazione GreenCity

AGGIORNAMENTO - Venerdì 11 Giugno
Secondo gli scienziati perdite per 40.000 barili al giorno
Le stime che gli scienziati consulenti del governo Usa hanno rilasciato proprio ieri parlano di 40.000 barili quotidiani, praticamente il doppio di quanto si temeva e otto volte tanto le stime rilasciate ufficialmente dalla Bp. Intanto Barak Obama ha convocato il presidente della Bp Carl Henric Svanberg.
AGGIORNAMENTO - Giovedì 10 Giugno
Ultimatum a BP, come intendono fermare la perdita?
L'amministrazione Obama, secondo quanto riporta l'Ansa, ha lanciato un ultimatum alla Bp ed entro 72 ore devono rivelare come intendono fermare la perdita di greggio che sta fuoriuscendo dalla piattaforma petrolifera ormai dal 20 di aprile.
Nel frattempo l'amministratore delegato Tony Hayward ha annunciato ieri alla conferenza stampa quotidiana, che entro il 14 Giugno Bp affiancherà una nuova piattaforma galleggiante alla nave di recupero. I sospetti che la perdita di petrolio sia di gran lunga superiore ai 5.000 barili al giorno dichiarati dalla società petrolifera, sembrerebbero dunque confermati. Se la nave è in grado di pompare fino a 15.000 barili al giorno e la nuova piattaforma da 8 a 10.000 al giorno i conti son presto fatti.


AGGIORNAMENTO - Martedì 8 Giugno
Obama, di chi è il sedere che devo prendere a calci!
E' proprio questa l'espressione colorita che ha utilizzato il presidente degli Stati Uniti durante un intervista rilasciata alla NBC. "Voglio esattamente sapere di chi è il sedere che devo prendere a calci". Ha poi aggiunto "Non me ne sto qui a parlare con gli esperti come se fosse solo il seminario di un college. Ci parlo anche perché loro potenzialmente possono rispondere alla domanda di chi sia il sedere che devo prendere a calci"
Rispondendo poi alla domanda sugli alti dividendi della Bp, Barak Obama  ha precisato ancora una volta che la British Petroleum ripagherà "appropriatamente ogni singola persona che ha subito danni da questa catastrofe".

AGGIORNAMENTO - Domenica 6 Giugno
La commissione d'inchiesta convoca Barak Obama
La commissione di inchiesta istituita dal Governo Usa per indagare sul disastro ambientale provocato dalla marea nera nel golfo del Messico, potrebbe convocare anche il Presidente Barak Obama.
Secondo quanto riporta Sky, a rivelarlo alla Cnn sarebbe stato l'ex senatore democratico Bob Graham, al quale è stata affidata la presidenza della Commissione investigativa  proprio dal numero uno della Casa Bianca. Entro la fine dell'anno Graham dovrà redigere un rapporto sulle cause del disastro ambientale.

AGGIORNAMENTO 2 - Giovedì 3 Giugno
Per Bp le prime ripercussioni sui mercati
La compagnia petrolifera Bp non solo è alle prese con il disastro della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico, ma da oggi deve anche guardarsi dal proprio rating, che è stato declassato dalla società di analisi Fitch da AA+ ad AA, anche se non è escluso un ulteriore ribasso avendolo inserito nella lista dei Negativi sotto osservazione .
L'agenzia di rating ha attribuito il declassamento proprio ai problemi che la compagnia sta incontrando con il contenimento dela Marea nera. I continui fallimenti dei tentativi di tamponamento e le scarse previsioni di successo nel breve termine. Altro aspetto che ha inciso sulla propria decisione viene attribuita alle possibili implicazioni penali e civili che potranno coinvolgere  Bp  soprattutto dopo le dichiarazione del segretario alla Giustizia USA Eric Holde che ha promesso di portare in tribunale i responsabili di questo disastro.


AGGIORNAMENTO - Giovedì 3 Giugno
Bp finanzia isole di protezione
In una nota Bp fa' sapere che si accollerà l'intera somma necessaria alla costruzione di sei isole artificiali destinate alla protezione delle coste della Louisiana.
Si tratta di una somma di circa 360 milioni di dollari che serviranno a dar seguito alle intenzioni del governo USA di costruire queste isole-barriera.
Tony Hayward, direttore generale della Bp, afferma che il gruppo "si è impegnato a sviluppare le misure più adatte a proteggere le coste della Lousiana e a ridurre l'impatto della marea nera nel Golfo del Messico. Le autorità hanno stabilito che le isole-barriera sono una risposta efficace alla marea e noi vogliamo lavorare con loro a questo progetto".

AGGIORNAMENTO - Mercoledì 2 Giugno
Errore umano o scorciatoia proibita
Secondo Barak Obama la marea nera è la conseguenza di un errore umano o di scorciatoie proibite da parte delle Corporation che hanno compromesso la sicurezza, ma indipendentemente da tutto, sarà bene pensare a un'America meno petrolio dipendente.
"La catastrofe del Golfo del Messico potrà rivelarsi il frutto di un errore umano o del fatto che delle corporation hanno preso pericolose scorciatoie che hanno compromesso la sicurezza", dice Obama durante il suo discorso all'università di Pittsburgh "Ma dobbiamo riconoscere che ci sono pericoli intrinseci nelle trivellazioni a sei chilometri dalla superficie della Terra, rischi destinati ad aumentare via via che il processo di estrazione del greggio diventa più difficile". Il presidente ha poi aggiunto che "é arrivato il momento di riconoscere che un'America che marcia solo con il petrolio non deve essere la visione che abbiamo per i nostri figli e i nostri nipoti".

AGGIORNAMENTO 2 - Martedì 1 Giugno
Porteremo i responsabil in tribunale

Oggi Barak Obama durante l'ennesima conferenza sul disatro ambientale provocato dalla  Deepwater Horizon, ha affermato "Lo prometto solennemente, porteremo i responsabili della marea nera in tribunale a nome delle vittime di questa catastrofe e degli abitanti della regione".
Oggi mentre il segretario alla Giustizia Eric Holder si è recato per la prima volta in Lousiana dopo l'incidente alla piattaforma, per arginare il dramma ecologico senza precedenti provocato dal loro pozzo la Bp annunciava che il nuovo tappo - il quarto tentativo di fermare la marea nera - sarà verosimilmente pronto domani.

AGGIORNAMENTO - Martedì 1 Giugno
Comunque vada, sarà una tragedia
Secondo quanto riporta l'Ansa, oltre alla perdita di immagine se la perdita, come sembra, si protrarrà per tutta l'estate, la stima degli analisti è impietosa. Tra spese e danni, la BP rischia di pagare l'astronomica somma di 22 miliardi di dollari, che fanno impallidire la somma che la multinazionale ha dichiarato di aver già speso, ovvero 930 milioni di dollari.

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Pubblicato il: 03/06/2010

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