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BP ancora nei guai: due morti e il greggio che non si arresta

Almeno due persone sono morte in due diversi incidenti legati alle operazioni di contenimento del greggio nel Golfo del Messico. Inoltre, a causa di un incidente provocato da un robot sottomarino, con una conseguente fuga di gas, il tappo sul pozzo è stato temporaneamente tolto e il flusso di petrolio che fuoriesce dal pozzo è aumentato in maniera significativa.

Redazione GreenCity

Ancora guai per la BP nel Golfo del Messico. Almeno due persone sono morte in due diversi incidenti legati alle operazioni di contenimento del greggio nel Golfo del Messico.
Lo ha annunciato oggi a Washington il responsabile Usa, l'Ammiraglio Thad Allen. In realtà, hanno poi spiegato fonti della Guardia Costiera, le morti - quelle di due persone responsabili per le operazioni di disinquinamento - non sono direttamente legate alle operazioni di recupero del Golfo. Una delle due vittime sarebbe infatti il capitano di una barca, ucciso con un colpo di arma da fuoco.
Ma la notizia ancora più preoccupante è che non si arresta la fuoriuscita del petrolio. A causa di un incidente provocato da un robot sottomarino, con una conseguente fuga di gas, la struttura di contenimento  - che veicolava oltre 16.000 barili al giorno in una nave container - è stata rimossa e dovrebbe essere riposizionata entro la serata. Senza il tappo, il flusso di petrolio che fuoriesce dal pozzo della Bp nel Golfo del Messico è aumentato in maniera significativa, anche se parte del greggio continua ad essere bruciato in superficie.


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Pubblicato il: 23/06/2010

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