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Greenpeace, Facebook abbandoni il carbone

Greenpeace contro Facebook per il progetto di quest'ultima di un nuovo datacenter alimentato con elettricità prodotta dal carbone.

Andrea Sala

Greenpeace se la prende con Facebook, per il carbone da cui si ricaverà l'energia necessaria per alimentare server del social network.
La rete sociale più grande del mondo, infatti, ha avviato la costruzione di un enorme data center nell'Oregon. E fin qui non c'è nulla di male.
L'ingresso di Greenpeace nella faccenda è avvenuto dopo che l'organizzazione è venuta a conoscenza alcuni dettagli sull'energia elettrica che andrà ad alimentare i server di Facebook. 
La Pacific Power, fornitrice di energia della zona, produce elettricità utilizzando dei materiali "sproporzionatamente basati sul carbone". E noi tutti sappiamo quanto il carbone sia inquinante.
Kumi Naidoo, Executive Director di Greenpeace International, oggi ha pubblicato una lettera aperta al CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, per convincerlo ad adottare fonti di energia più pulite.
Per sensibilizzare il top management del social network, poi, Greenpeace ha anche avviato una campagna sul proprio sito: in poco tempo la pagina dedicata ha raccolto l'adesione di 500mila sostenitori.
La risposta di Facebook non si è fatta attendere ed è stata affidata a Barry Schnitt, responsabile delle politiche di comunicazione del social network. Schnitt ha rassicurato tutti, affermando che Facebook è ben conscia dei problemi connessi all'inquinamento e all'energia utilizzata dalla compagnia.
Il manager ha anche spiegato che la società ha accuratamente pianificato la costruzione del nuovo data center per impattare il meno possibile sull'ambiente. Pacific Power, inoltre, è intenzionata ad accrescere le proprie risorse di energia rinnovabile, diminuendo l'utilizzo del carbone.

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Pubblicato il: 03/09/2010

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