Ibm, 50 milioni di dollari per rendere le città più ecosostenibili

Ibm ha inaugurato Smarter Cities Challenge, un grant program attraverso il quale l'azienda metterà a disposizione tecnologia e servizi del valore di 50 milioni di dollari per aiutare 100 città in varie parti del mondo.  
Team di esperti Ibm forniranno ai Comuni e agli enti locali raccomandazioni per una crescita sostenibile, una migliore fornitura dei servizi civici, un maggiore coinvolgimento dei cittadini e una migliore efficienza operativa.
Questo nuovo programma è il più grande investimento in ambito sociale attualmente previsto da IBM, che nel 2009 ha donato contributi per un valore di 186 milioni di dollari in denaro, tecnologia e servizi di consulenza.
Nell'arco dei prossimi tre anni, Ibm invierà i suoi esperti nelle città che avranno presentato le migliori proposte per partecipare alla Smarter Cities Challenge. I consulenti Ibm si dedicheranno alle problematiche locali riguardanti la gestione dell'assistenza sanitaria, l'istruzione, la sicurezza, i servizi sociali, i trasporti, le comunicazioni, la sostenibilità, la gestione del bilancio, l'energia e i servizi di pubblica utilità.
Smarter Cities Challenge si avvarrà non solo delle competenze di Ibm, ma anche delle esperienze realizzate sul campo negli ultimi tre anni grazie al programma Corporate Service Corps. Il Corporate Service Corps impiega team di dipendenti Ibm altamente qualificati, provenienti da tutto il mondo, con competenze in tecnologia, ricerca scientifica, marketing, finanza e sviluppo aziendale.
I team lavorano con enti locali, associazioni non-profit e piccole imprese alla realizzazione di progetti volti a favorire lo sviluppo socio-economico locale. I Corporate Service Corps hanno già operato in città come Ho Chi Minh City, Vietnam; Rio de Janeiro, Brasile; Chengdu, Cina e Katowice, Polonia, solo per citarne alcune.
Le città interessate possono presentare domanda per sottomettere la propria candidatura alla Smarter Cities Challenge visitando il sito www.smartercitieschallenge.org.



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