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Shopper, AGCM dà ragione a Legambiente

È pubblicità ingannevole presentare i sacchetti in plastica tradizionale con l'additivo ECM come biodegradabili e compostabili. Anche l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato ragione a Legambiente.

Redazione GreenCity

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato ragione a Legambiente: gli shopper di plastica tradizionale con l'aggiunta dell'additivo chimico ECM non posso essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili perché non rispettano le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore.
shopper-agcm-da-ragione-a-legambiente-1.jpgIl 4 febbraio 2010 Legambiente aveva segnalato all'Autorità che sul mercato nazionale si stavano diffondendo dei sacchetti in plastica tradizionale che grazie all'aggiunta di un additivo chimico, l'ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati dall'azienda Italcom come biodegradabili e compostabili in modo generico e del tutto ingannevole, inducendo in errore i Comuni italiani, gli esercizi commerciali e le catene della Grande distribuzione organizzata alle prese con l'entrata in vigore del bando degli shopper tradizionali previsto dalla legge finanziaria 2007 e avvenuto il 1 gennaio 2011.
Nei giorni scorsi, l'Autorità ha definito ingannevole la pubblicità di Italcom, Arcopolimeri e Ideal Plastik, ne ha vietato l'ulteriore diffusione e ha previsto anche multe di 40mila Euro per la prima azienda e 20mila per le altre due.

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Pubblicato il: 21/01/2011

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