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Allarme nucleare, il Giappone chiede soccorso agli Usa

Le autorità nipponiche, secondo quanto riferisce l'emittente televisiva BBC, hanno chiesto ufficialmente aiuto agli esperti dell'Aiea, l'Agenzia atomica internazionale, per fronteggiare la crisi nucleare. La Nuclear Regulatory Commission americana ha fatto sapere che il governo di Tokyo ha chiesto formalmente anche l'aiuto degli Stati Uniti per raffreddare i reattori nucleari danneggiati di Fukushima Daiichi.

F. Merli

Le autorità nipponiche, secondo quanto riferisce l'emittente televisiva BBC, hanno chiesto ufficialmente aiuto agli esperti dell'Aiea, l'Agenzia atomica internazionale, per fronteggiare la crisi nucleare. Non solo: la Nuclear Regulatory Commission americana ha fatto sapere che il governo di Tokyo ha chiesto formalmente anche l'aiuto degli Stati Uniti per raffreddare i reattori nucleari danneggiati  di Fukushima Daiichi. L'ente americano sta rispondendo alla richiesta e sta pensando di fornire al Giappone consigli tecnici.
Tutto questo mentre divampa la paura del nucleare. In Germania si sta pensando di chiudere le centrali nucleari più vetuste e la Svizzera ha formalmente deciso di bloccare qualsiasi piano che includa nuove centrali nucleari sul territorio elvetico.
E dalla Francia, invece, L'Istituto francese sulla sicurezza nucleare (Irsn) fa sapere che gli incidenti ai reattori nucleari giapponesi di di Fukushima Daiichi dovrebbero essere classificati ad un livello di 5 o di 6 sulla scala internazionale di riferimento che arriva a quota sette e  non solo a quattro, come le stime giapponesi facevano supporre.
Intanto questa amattina (14 marzo, alle ore 11:01 ora locale), è avvenuta un'esplosione di idrogeno presso il reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi già "coivolto" nel terremoto di venerdì scorso dopo i danneggiamenti al reattore 1 e le successive esplosioni.
Secondo quanto riporta la AIEA, l'agenzia internazionale dell'Energia Atomica, che è in costante aggiornamento con le autorità giapponesi, ci sono stati almeno sei feriti. Da quanto riportato non ci sarebbero però stati danneggiamenti alla vasca primaria di contenimento tanto che la sala di controllo del reattore 3 è ancora operativa.
Sempre l'AIEA precisa che al momento non ci sono segnali di possibili fusioni del nucleo nei reattori delle centrali giapponesi colpite dal terremoto.
"Non abbiamo indicazioni - ha detto il direttore del Dipartimento sicurezza nucleare dell'agenzia atomica - che ci sia già un processo di fusione in atto".





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Pubblicato il: 14/03/2011

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