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Johnson Controls, incentivi statali promuovono efficienza energetica

I risultati della seconda edizione dello studio Energy Efficiency Indicator condotto da Johnson Controls in Europa rivelano che il risparmio nei costi e gli incentivi statali sono i fattori decisivi per incentivare i progetti di efficientamento energetico negli edifici.

Chiara Bernasconi

Il risparmio nei costi e gli incentivi statali sono i fattori decisivi per incentivare i progetti di efficientamento energetico negli edifici: questi i risultati della seconda edizione dell'annuale studio Energy Efficiency Indicator (EEI) condotto da Johnson Controls in Europa, le cui principali evidenze confermano la tendenza degli ultimi anni, che vede un incremento dei progetti per rendere più ecologici gli edifici in tutta Europa.  
"Migliorare l'efficienza energetica degli edifici per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale è un tema su cui c'è crescente interesse. Ora sappiamo che quando le imprese hanno la possibilità di accedere a fondi esterni e ad una adeguata consulenza tecnica, implementano un numero maggiore di attività di questo tipo, ottengono maggiori risparmi e riescono ad ottenere una riduzione ancora più significativa dei loro consumi di energia" ha dichiarato Iain Campbell, vice president and general manager, Global Energy and WorkPlace Solutions di Johnson Controls. 
La ricerca Energy Efficiency Indicator ha coinvolto 857 manager del settore pubblico e privato, responsabili della gestione dell'energia di edifici non residenziali, in sei paesi europei: Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Polonia e Italia
I risultati principali dello studio sono i seguenti:  
· Oltre il 73% degli interpellati ritiene che il prezzo dell'energia crescerà nei prossimi dodici mesi 
· Il risparmio nei costi è stato indicato come il fattore primario che ha influenzato le decisioni in materia di efficienza energetica, sia per l'anno scorso sia per il 2011. Gli incentivi messi in campo da governi e utility sono risultati il secondo fattore in ordine di importanza: nel 2010, essi erano messi al sesto posto. 
· La maggioranza degli interpellati si attende che entro i prossimi due anni nei rispettivi paesi vengano messe in atto politiche nazionali che dettino norme sull'efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica; migliorare l'efficienza energetica negli edifici è la strategia principale da mettere in atto per ridurre l'impatto ambientale delle aziende o enti in cui operano.  
· Cresce  (il 61% contro il 55% del 2010) la percentuale di coloro che hanno dichiarato che la gestione dell'energia è "estremamente importante" o "molto importante" per l'organizzazione in cui lavorano.  
· Gli edifici con caratteristiche di sostenibilità ambientale si stanno diffondendo in Europa: il 32% dei rispondenti ha ottenuto la certificazione di almeno un edificio "ecologico" fra quelli in sua gestione, e un 22% ha applicato soluzioni per la sostenibilità negli edifici. 
· La carenza di finanziamenti interni e di competenze tecniche nell'azienda o ente in cui si opera sono gli ostacoli principali all'azione; le realtà che hanno potuto utilizzare finanziamenti di origine esterna hanno portato a termine con successo i progetti che hanno prodotto risparmi energetici più importanti.  
Le aziende ed enti che riescono ad ottenere fondi da istituzioni finanziarie, utilities, aziende del real estate e da altre fonti  hanno maggiore probabilità di portare a termine alcuni tipi di progetti, che possono produrre risparmi energetici maggiori rispetto a quelli che si ottengono con progetti sostenuti solo da stanziamenti interni.
Questo è vero in particolare: 
· Negli interventi su riscaldamento, ventilazione, condizionamento e/o sistemi di controllo in caso di fondi esterni si è ottenuto un risparmio energetico del 55%, vs il 47% ottenuto da progetti finanziati con fondi interni)  
· Nei miglioramenti generali dell'edificio,su elementi quali copertura, sistemi di isolamento, finestre (36% di risparmio energetico vs 19%)  
· Nei progetti di utilizzo on site di energia rinnovabile (29% vs 15%)  
· Nell'applicazione di tecnologie "smart building" che ottimizzano in tempo reale l'utilizzo dell'energia  (25% di risparmio nei progetti finanziati esternamente vs 11% nei casi di solo finanziamento interno).   "La grande esperienza di Johnson Controls negli interventi che migliorano l'efficienza degli edifici dei propri clienti -- per fare un esempio, si pensi al progetto di retrofitting realizzato all'Empire State Building -- dimostra che soluzioni e tecnologie per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra ci sono, e sono prontamente disponibili" ha dichiarato Campbell che poi ha aggiunto: "Quel progetto in particolare, è la prova che si possono ottenere risparmi significativi utilizzando soluzioni innovative".  
Il programma di retrofit per l'Empire State Building ridurrà i consumi energetici dell'edificio del 38% all'anno, posizionandolo nel 10% di edifici non residenziali a maggiore efficienza energetica degli Stati Uniti.
Si stima una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 105.000 tonnellate nei prossimi 15 anni.  
Johnson Controls ha presentato i risultati dello studio Energy Efficiency Indicator in occasione della seconda edizione dell'Euro-Mediterranean Energy Efficiency Forum, organizzato da Johnson Controls, Prince Albert II of Monaco Foundation e The Climate Group. Il forum, a tema "Energy Efficiency -- Time to Get Smarter", è stato l'occasione per esplorare le diverse opportunità di promuovere in modo integrato l'efficienza nel settore industriale, negli edifice e nelle città dell'Europa e del Bacino del Mediterraneo. Il forum porta avanti una precisa visione: è necessario adottare un approccio maggiormente integrato - basato su scelte politiche, finanziamenti, tecnologie, generazione di valore per il business e comunicazione -- se si intendono raggiungere gli obiettivi europei su clima ed energia, che prevedono una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra e un incremento del 20% dei risparmi energetici entro il 2020. 
La ricerca EEI è realizzata dall'Institute for Building Efficiency, una iniziativa Johnson Contros che fornisce informazioni e analisi sulle tecnologie, le politiche, le pratiche in materia di efficienza energetica negli edifici e sistemi intelligent di gestione dell'energia nel mondo.
I dati relativi all'Europa sono la prima tranche di risultati resi pubblici dal Global Energy Efficiency Indicator 2011 -- i cui esiti, relativi alle risposte di oltre 4.000 persone in Europa, Nord America, Cina e India, saranno annunciati il 16 giugno prossimo alla ventiduesima edizione dell'Energy Efficiency Forum a Washington, DC.

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Pubblicato il: 18/05/2011

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