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Rifiuti, abolito il Sistri. Diverse le proteste

Il 13 agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge contenente la norma riguardante l'abolizione del Sistri. Diverse le polemiche.

Chiara Bernasconi

Il 13 agosto scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge contenente la norma riguardante l'abolizione del Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti.
L'assessore all'Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità della Basilicata Agatino Mancusi, ha dichiarato in proposito: "L'abolizione del Sistri è assolutamente sbagliata e da respingere con decisione, poiché contiene un messaggio assolutamente negativo per quanti, Regioni, Province, Comuni, Forze dell'ordine, associazioni ambientaliste, sono impegnati, quotidianamente, nella lotta al traffico illegale di rifiuti gestito dalle organizzazioni eco mafiose".
Mancusi ha poi continuato: "La Regione Basilicata e il Dipartimento Ambiente  si opporranno fermamente, in tutte le sedi, a cominciare dalla Conferenza Stato-Regioni, come peraltro già annunciato dal presidente De Filippo, per fare recedere il Governo Berlusconi da questa irresponsabile decisione. Non solo il Sistri non deve essere cancellato, ma bisogna accelerare l'iter per la sua immediata applicazione in tutto il territorio nazionale. Il Sistema di tracciabilità dei rifiuti recepisce i contenuti e le direttive della Comunità europea e mira a tutelare, in primo luogo, i territori delle regioni del Sud d'Italia che, come emerso dalle indagini delle forze dell'ordine e da ricerche e dossier condotti dalle associazioni ambientaliste e dall' Osservatorio Ambiente e Legalità, vengono spesso utilizzati dai sodalizi criminali quali discariche per rifiuti altamente tossici e pericolosi che provocano l'inquinamento delle falde acquifere, entrano nel ciclo biologico dei prodotti agricoli e zootecnici, mettono in serio pericolo la salute dei cittadini".
La manovra è risultata essere negativa anche per Francesco Del Franco, dirigente del Pd di Aversa e responsabile dipartimento ambiente-territori-green economy della segreteria provinciale del partito: "Questo è un duro colpo alla legalità e alla lotta alla criminalità, è un vero e proprio regalo alle ecomafie e non si capisce per quale ragione sia stato abrogato il Sistri per la tracciabilità informatica dei rifiuti, dato che non porta a nessuna semplificazione anzi ad un'ulteriore complicazione del settore ed è a costo zero per le casse dello Stato, anzi si andranno a bruciare quegli investimenti iniziali  che ci sono stati e pare che non si sia tenuto conto del fatto che lo Stato dovrà rimborsare tutti i contributi di iscrizione già versati dagli operatori e che probabilmente in tanti di questi chiederanno conto e ragione degli ulteriori costi sostenuti per adeguarsi al nuovo sistema di tracciabilità".

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Pubblicato il: 17/08/2011

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