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Decreto rotte, via libera dei Ministri Clini e Passera

Con nuovo limite di 2 miglia, mai più "inchini" sotto costa. Verso stop Grandi navi a San Marco e Giudecca.

Redazione GreenCity

Mai più "inchini" in aree protette, vulnerabili o di rilevante pregio paesaggistico, a cominciare dalla laguna di Venezia e dal Santuario dei cetacei tra Sardegna, Italia e Francia. Maggiore sicurezza in mare e rafforzamento della tutela dei beni ambientali. 
Questo, in sintesi, il contenuto del "decreto-rotte" che è stato firmato dai ministri dell'Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera
Il provvedimento, in base alla stazza delle navi, fissa limiti al transito vicino alle aree protette nazionali e a siti particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale, come il Santuario dei cetacei e la laguna di Venezia.

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Nello specifico: 
- viene introdotto un limite di 2 miglia di distanza che le navi superiori alle 500 tonnellate dovranno rispettare in prossimità delle aree protette. Dove necessario, l'Autorità marittima potrà variare il nuovo limite per assicurare l'accesso e l'uscita dai porti e per garantire la sicurezza della navigazione. 
- particolare attenzione viene riservata al Santuario dei cetacei, zona di elevata fragilità ambientale: le navi infatti saranno tenute ad adottare sistemi di ritenuta del carico per garantirne la massima tenuta e stabilità, così da prevenire e impedire perdite accidentali. 
- nella laguna di Venezia, il decreto dispone il divieto di transito nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca per le navi superiori a 40mila tonnellate. Per San Marco, il divieto scatterà non appena le autorità marittime avranno individuato vie alternative di transito. Inoltre, l'Autorità marittima, sentita l'Autorità portuale, definirà all'interno di tutte le acque lagunari la distanza minima di sicurezza per le navi, sempre sulla base della stazza lorda.

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Pubblicato il: 02/03/2012

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