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Fotovoltaico: a rischio il futuro di 1500 lavoratori

Cremonesi, Comitato IFI: "La maggior parte dei nostri associati ha iniziato a chiamare la cassa integrazione. Chiediamo chiarezza normativa, stabilità dei provvedimenti e salvaguardia del Made in Europe".

Redazione GreenCity

Il Comitato IFI, associazione che raggruppa oltre l'80% dell'industria fotovoltaica nazionale, denuncia l'aggravarsi dello stato di crisi che si è venuto a creare da quando sono iniziate a circolare le bozze di un probabile nuovo Conto Energia che paventa una drastica riduzione degli incentivi destinati all'industria del fotovoltaico.
Un quadro in continuo mutamento, che sta progressivamente peggiorando: il mercato si è fermato, gli ordinativi sono stati bloccati e oltre 1500 posti di lavoro sono a rischio già dalle prossime settimane.
"La situazione è più grave di quanto si possa immaginare: la maggior parte dei nostri associatiha già iniziato a chiamare la cassa integrazione per preservare le proprie imprese daconseguenze che andranno peggiorando se continuerà questa situazione di incertezzanormativa", dichiara Alessandro Cremonesi, Presidente IFI.
"I contenuti delle bozze del nuovo Conto Energia che stanno circolando e che non sono state ancora smentite dagli organi governativi sono la chiara evidenza che la direzione che il governo italiano sta prendendo vada verso lo smantellamento dell'industria nazionale del fotovoltaico".
"Il dibattito in corso rivolto principalmente al caro-bolletta o alle speculazioni imputate al settore fotovoltaico distoglie l'attenzione dalla situazione reale e dal grave momento chel'industria nazionale sta vivendo", prosegue Cremonesi".
"In assenza di provvedimenti immediati e mirati alla salvaguardia della competitività italiana ed europea nei confronti di quella cinese non avremo più un'industria nazionale e verranno lasciati a casa non solo i nostri lavoratori ma gli oltre 100.000 addetti dell'indotto e dell'attività di realizzazione di impianti fotovoltaci".
"Chiarezza normativa, stabilità dei provvedimenti, salvaguardia delle produzioni nazionali edeuropee, questi i principi imprescindibili sui quali il Comitato IFI chiede un interventoimmediato da parte del Governo", conclude il Presidente.

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Pubblicato il: 05/04/2012

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