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Assotermica e Cresme fanno il censimento del riscaldamento italiano

Presidente Ferroli: basta indugi sul Conto energia termico, l'industria del solare termico non può più attendere.

Redazione GreenCity

L'indagine commissionata da Assotermica al Cresme è una fotografia chiara relativa agli impianti di riscaldamento utilizzati nelle nostre case, studio che è uno strumento fondamentale per incrementare l'efficienza energetica e il benessere ambientale. Proprio negli ultimi giorni di accensione delle caldaie, Assotermica, Associazione produttori apparecchi e componenti termici, e Cresme, Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio, si chiedono che cosa e quanto si può migliorare? quanta energia consumiamo? quanto e in che modo potremmo risparmiare e come incrementare l'efficienza?
In Europa l'utilizzo di energia è una fonte importante di emissioni ed è responsabile della maggior parte dei gas a effetto serra rilasciati in atmosfera. Oltre il 40% di questa energia è consumato dagli edifici e, all'interno di un edificio, circa l'80% dell'energia utilizzata è asservita al riscaldamento e alla produzione di acqua calda.
"E' necessario agire prioritariamente in questo settore con misure atte a ridurre il consumo energetico e promuovere l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Le tecnologie impiantistiche nazionali consentono di integrare questi due aspetti, con costi di gestione per l'utente nettamente inferiori (-20% e oltre) e valorizzando di conseguenza lo stesso patrimonio immobiliare che le ospita" - dichiara Paola Ferroli, Presidente Assotermica - "Le potenzialità sono enormi se si considera che, in Italia, il parco caldaie è composto da circa 19 milioni di apparecchi, in massima parte con rendimenti molto bassi e caratterizzati da consumi particolarmente elevati e da emissioni inquinanti ingenti. L'industria termotecnica italiana, leader insieme alla Germania e ben radicata nel nostro paese tanto da costituire il secondo mercato europeo, presenta le proprie proposte per una reale opportunità di crescita "green" ed economicamente sostenibile" - conclude la Presidente Ferroli - "Noi imprenditori continuiamo a fare la nostra parte, chiediamo al Governo di non attendere ulteriormente per definire con precisione le linee guida del Conto energia termico annunciato mesi fa ma non ancora messo a punto. Il mercato non perdona il ritardo, i nostri lavoratori nemmeno ma neanche tutte le famiglie italiane che potrebbero risparmiare almeno 300euro all'anno in bolletta".

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Pubblicato il: 30/04/2012

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