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Clini: la Costa Concordia sarà rimossa tutelando l'ambiente

Costa Concordia, al via la rimozione con la massima attenzione per l'ambiente. Corrado Clini: "Recepite tutte le indicazioni del Ministero".

Redazione GreenCity

Il recupero della Costa Concordia avverrà con la massima attenzione ai profili ambientali per tutelare l'ambiente dell'Isola del Giglio ed il suo mare.
La conferenza decisoria che ha dato il via libera al progetto della Costa Crociere per la rimozione della nave ha infatti recepito in pieno le indicazioni del Ministero dell'Ambiente su procedure e interventi da attuare nel corso delle operazioni a salvaguardia dell'ecosistema.
Il Ministero dell'Ambiente ha inoltre proposto l'Istituzione di un "Osservatorio Ambientale", composto dalle direzioni del Ministero, dalla Commissione VIA e dall'Ispra, per seguire costantemente le operazioni di rimozione che partiranno a breve.
"Il progetto attraverso il quale l'Isola del Giglio sarà "liberata" dalla Concordia – afferma il Ministro Clini – configura una operazione mai tentata prima d'ora e che risponde alle esigenze condivise di spostamento in tempi brevi della nave dal litorale dell'isola, ma tutto avverrà con il pieno rispetto delle indicazioni a tutela dell'ambiente espresse dal Ministero. Il piano di rimozione è stato sottoposto a una serrata istruttoria della Commissione VIA che ha formulato una articolata serie di raccomandazioni che sono state pienamente recepite ed incardinate nel verbale della conferenza decisoria che ha approvato il progetto".
Le "osservazioni, considerazioni e raccomandazioni" espresse dalla Commissione VIA riguardano:

- le procedure operative del piano,  
- le componenti "rumore e vibrazioni" connesse alle operazioni,
- la gestione dei rifiuti e l'ambiente idrico
- la componente suolo e sottosuolo
- Vegetazione, fauna ed ecosistemi
- le analisi di rischio ambientale
- i piani di emergenza, bonifica e ripristino ambientale
- il piano di monitoraggio ambientale.

"Resta inteso – conclude Clini – che, una volta messa in galleggiamento, la nave dovrà essere trainata, nelle massime condizioni di sicurezza, nel più vicino porto attrezzato, per ridurre al minimo i tempi e il tragitto del trasferimento con i connessi ulteriori rischi per il nostro mare".

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Pubblicato il: 21/05/2012

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