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Legambiente: Green economy essenziale per vincere la sfida dello sviluppo sostenibile

Rapporto Diritti globali 2012, Legambiente: "Welfare e diritti sociali messi a rischio dalle crisi economica e climatica".

Redazione GreenCity

La perdurante crisi globale, che dispiega tutti i suoi effetti più drammatici in termini di perdita di occupazione, di benessere, di welfare e di diritti sociali acquisiti, ma anche di disparità sempre più marcata nella distribuzione della ricchezza, nell'ultimo anno si è saldata anche con una nuova impennata delle emissioni globali di anidride carbonica, che sono tornate a crescere.
"Bisogna ripensare e ristrutturare il sistema industriale e gli stili di vita e su questo fronte il Terzo Settore può giocare un ruolo importante in termini di cambiamento culturale e sociale. Perché grandi opportunità di sviluppo economico e sociale possono venire dalla green economy, che non deve essere considerata solo in relazione al settore energetico, ma come un'occasione di ripensamento complessivo delle città, dell'agricoltura, della chimica come del turismo sostenibile o dell'economia a basso tenore di carbonio. Le esperienze di successo diffuse sul territorio italiano, dimostrano che la società civile è aperta al cambiamento e pronta a modificare stili di vita, però, serve un sistema industriale in grado di rispondere a questa nuova domanda green".
Così il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, è intervenuto alla presentazione del rapporto sui diritti globali 2012 a Roma, collegandosi al tema principale della conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile in corso a Rio, sulla Green economy.
"C'è una sorta di ritrosia da parte del governo italiano a promuovere e valorizzare le opportunità dell'economia sostenibile – ha continuato Cogliati Dezza – eppure, nel corso del 2011 il 38% delle assunzioni programmate in Italia è riconducibile alla sostenibilità ambientale. Di queste, circa la metà (97.600 assunzioni) sono legate a professioni green in senso stretto: energie rinnovabili, gestione delle acque e rifiuti, tutela dell'ambiente, green mobilities, green building ed efficienza energetica. E molto ancora potrebbe arrivare dalla riconversione delle politiche pubbliche nei settori dei rifiuti, o della gestione delle risorse idriche".

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Pubblicato il: 22/06/2012

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