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Il ministro Clini firma con Benetton un accordo per ridurre le emissioni di CO2

Nell'ambito dell'accordo si valuteranno tutte le possibili misure di riduzione e di neutralizzazione dell'impronta ambientale.

Redazione GreenCity

Rendere concreto il progetto di un'industria della moda sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. Questo l'obiettivo del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che ha sottoscritto un accordo con il gruppo Benetton.
L'intesa fa parte del progetto Carbon Footprint-Water Footprint promosso dal ministero ed è finalizzato all'analisi, riduzione e neutralizzazione dell'impatto generato sull'ambiente dal settore tessile e dalla catena produttiva della moda, e in particolare saranno contabilizzate le emissioni di anidride carbonica legate alle attività dello stabilimento Benetton in Tunisia. Accordi simili nel settore del tessile-abbigliamento sono stati raggiungi con Gucci e con il gruppo Osklen.
"Voglio sottolineare il valore di questo impegno volontario - ha affermato il ministro Corrado Clini - tramite il quale Benetton investe nel miglioramento della filiera di produzione avendo in mente la protezione dell' ambiente. Questo accordo si inserisce in una strategia di lavoro che abbiamo avviato come ministero e che è finalizzato a promuovere e a sostenere gli impegni volontari delle imprese per migliorare le performance ambientali sia dei processi produttivi che dei prodotti".
Nell'ambito dell' accordo si valuteranno tutte le possibili misure di riduzione e di neutralizzazione dell'impronta ambientale che prevedono l'utilizzo di tecnologie e best practice a basso contenuto di carbonio, al fine di ottenere prodotti carbon neutral (a emissioni compensate).
Un primo passo verso la riduzione delle emissioni si concreterà con la partecipazione del gruppo italiano al programma Prosol Industriale, promosso dal Governo tunisino in collaborazione con il ministero italiano dell'Ambiente, con Programma ambiente dell'Onu (Unep) e con il Centro mediterraneo per le energie rinnovabili (MEDREC).
La volontà comune è quindi arrivare a una diffusione della tecnologia solare termica nel settore industriale e manifatturiero in Tunisia.
''Si tratta di un passo importante in direzione di uno sviluppo più sostenibile'', ha osservato Alessandro Benetton. ''Economia e ambiente non solo possono convivere, ma devono farlo. Negli ultimi anni Benetton Group ha adottato diverse misure, dalla logistica fino al prodotto in negozio, per alleggerire il suo impatto sull'ambiente, e questa è la strada su cui intendiamo proseguire. Il valore della sostenibilità, da sempre parte del nostro dna, sarà sempre più al centro della Benetton del futuro''.

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Pubblicato il: 26/09/2012

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