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Unilever in prima linea per ridurre le emissioni nei trasporti

L'azienda alla guida di un'intesa su larga scala per l'utilizzo del GNL in Europa.

Redazione ImpresaCity

Unilever e la Commissione Europea, rappresentata dalla Innovation & Network Executive Agency (INEA), hanno firmato un accordo della durata di tre anni per lo sviluppo di un progetto europeo per l'impiego di Gas Naturale Liquefatto (GNL) come carburante per i trasporti logistici internazionali. In linea con l'impegno di Unilever nell'ambito della sostenibilità, il Gas Naturale Liquefatto risulta, ad oggi, l'alternativa più valida tra i carburanti per il rispetto dell'ambiente. L'accordo raggiunto, che prevede la costruzione di cinque stazioni di rifornimento di GNL lungo le principali rotte europee, permetterà un nuovo collegamento tra Europa Nord-Occidentale e Europa Meridionale incentivando notevolmente l'investimento in autotrasporti a Gas Naturale Liquido che, fino ad oggi, era limitato dalla mancanza di infrastrutture. Il risultato è stato ottenuto grazie al lavoro del consorzio Connect2LNG, che comprende realtà che rappresentano sia la domanda che l'offerta di GNL, e sarà supportato dalla Commissione Europea attraverso un investimento di €4,5 milioni finanziato da fondi provenienti dal Connecting Europe Facility (CEF). 
"Un risultato così importante è stato reso possibile da una proattiva collaborazione a tutti i livelli e dimostra che, insieme, aziende e istituzioni possono fare la differenza. Questo traguardo segna una svolta che impatterà positivamente sulla catena del valore di Unilever in Italia e in Europa." - afferma Luca D'Ambrosio, Vice President Supply Chain di Unilever Italia.
"Il progetto, nato e sviluppato grazie al braccio italiano di Unilever, toccherà in partenza gli hub logistici dell'azienda nel nord Italia e raggiungerà gli altri stabilimenti presenti sulla Penisola a partire dal 2018. Oggi, con il nostro esempio, aspiriamo a dare vita a un cambiamento necessario che possa contribuire a ridurre significativamente le emissioni dei trasporti." – conclude Giuseppe Galantuomo, Logistic Director Southern Europe di Unilever
Il progetto Connect2LNG trova perfetta corrispondenza con lo Unilever Sustainable Living Plan, l'ambizioso piano per la crescita sostenibile dell'azienda che punta, tra gli altri obiettivi, a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2. In tal senso, infatti, i vantaggi del GNL rispetto al diesel sono molteplici: 
  • Riduzione delle emissioni di CO2 dell'11,5%
  • Riduzione delle emissioni di ossido d'azoto del 35%
  • Riduzione del 95% delle polveri sottili emesse nell'atmosfera
  • Riduzione del rumore del 25-50%
Dirk Beckers, Executive Director della Innovation & Network Executive Agency (INEA), l'organismo della Commissione Europea grazie al quale verrà implementato il progetto, ha dichiarato: "La riduzione dell'impatto ambientale derivante dal trasporto su strada e la contestuale promozione dell'utilizzo di combustibili alternativi è il tema sul quale si fonda il lavoro dello stesso Connecting Europe Facility (CEF). INEA è testimone del valore di diversi progetti che si muovono in questo senso e sono certo che Connect2LNG dimostrerà di essere un programma cruciale per il settore nonché per tutto il contesto europeo poiché potrà stimolare un numero sempre maggiore di organizzazioni a presentare proposte di qualità al CEF." 
"Attraverso la promozione di una transizione verso carburanti alternativi, Unilever acquisisce un ruolo chiave nella trasformazione del settore dei trasporti in ottica sostenibile. Il GNL è un'alternativa pulita e sicura che risponde alle necessità del trasporto pesante su scala internazionale. – commenta Jan Zijderveld, Presidente di Unilever Europa – Unilever, in questo modo, potrà lanciare un segnale positivo verso la promozione di un cambiamento importante del settore. Ci auspichiamo che, in tanti, possano seguire quanto tracciato da Unilever, così da dare una spinta necessaria, alle compagnie di trasporti nonché alle aziende che forniscono il carburante, per muoversi nella direzione corretta". 
Nei prossimi tre anni, il consorzio esaminerà diversi modelli da applicare per incrementare, e allo stesso tempo trasferire ad altre realtà del settore, l'impiego del GNL e la tecnologia necessaria. Gli studi realizzati per l'attuazione e la fase pilota per la costruzione del network permetteranno infatti di comprendere la fattibilità e i costi di realizzazione di una rete logistica, di medie o lunghe distanze, per trasporti pesanti su strada a GNL. 

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Pubblicato il: 27/01/2016

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