Progetto Green Jobs: sostenibilità e imprenditorialità per i giovani delle scuole del Veneto

Green Jobs ha aiutato i ragazzi ad acquisire le soft skill sempre più richieste dal settore della green economy, come la capacità di lavorare in gruppo, di adottare un approccio multisettoriale per la risoluzione di problemi complessi e di sviluppare una comunicazione efficace.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Professioni della green economy e competenze interdisciplinari: questo è Green Jobs, iniziativa promossa dalla Fondazione Cariparo che si propone di coinvolgere i giovani delle scuole secondarie di secondo grado in un percorso per promuovere lo sviluppo delle conoscenze legate alla sostenibilità ambientale e l’acquisizione delle competenze trasversali legate all’imprenditorialità. 
Nato nel 2015 in Lombardia da Fondazione Cariplo, Green Jobs si è esteso a livello nazionale grazie al coinvolgimento di altre Fondazioni di origine bancaria aderenti alla Commissione Sviluppo Sostenibile di ACRI. In particolare, oltre a Fondazione Cariplo, quest’anno il progetto è promosso da Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cariparo, Fondazione Caritro e Fondazione Tercas ed è realizzato con Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab. 
Oltre 200 ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto hanno preso parte al percorso Green Jobs e ieri, davanti a una commissione formata da membri della comunità locale e della Fondazione Cariparo hanno presentato i loro progetti riguardanti la sostenibilità e l’economia circolare in risposta alle sfide ambientali del loro territorio. I ragazzi di Green Jobs accompagnati da InVento Innovation Lab, Junior Achievement Italia e Fenice, hanno percorso tutte le tappe del progetto: dall’incontro di presentazione dell’iniziativa, all’hackathon “on life” con il lancio delle sfide ambientali coerenti con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 e la definizione della prima bozza del progetto, fino allo sviluppo del progetto stesso con l’approfondimento delle tematiche di sostenibilità ambientale ed economica e le costruzione di una struttura imprenditoriale. 
 Le sfide da cui le classi sono partite riguardano la sostenibilità ambientale e sociale del loro territorio: rischio idrogeologico, riduzione degli scarti delle filiere, food waste e Km0, tutela del Parco del Delta del Po, mobilità sostenibile e riduzione dell’impatto delle attività agricole. Gli studenti hanno risposto con entusiasmo con le proprie idee: pellet e pelle vegana a partire dalle vinacce, mascherine realizzate a partire dalle bucce di mele, cannucce biodegradabili a partire dalle bucce della frutta, consegna a domicilio di frutta e verdura a Km0, aree verdi multifunzionali e modulabili percorribili in bicicletta, macchina che tritura i gusci di molluschi per riutilizzarli in altri contesti quali agricoltura, allevamento o arredo urbano, serbatoio di stoccaggio dell’acqua piovana da reimpiegare in agricoltura e allevamento, kit con semi di alberi autoctoni con radici molto profonde che aiutano a mantenere stabile il terreno e oggetti in legno di recupero degli alberi che crescono lungo gli argini e che sono tagliati ogni anno per il mantenimento e la pulizia dei fiumi.

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