Samsung si impegna a eliminare fino a 25.000 tonnellate di gas serra

Obiettivo di Samsung è diminuire l’impronta di carbonio complessiva nelle aree di produzione, rendere il packaging sempre più sostenibile e aumentare l’efficienza energetica dei prodotti TV, sensibilizzando i consumatori a prendere parte al cambiamento.

Autore: Redazione ImpresaGreen

L’impegno a lungo termine per la tutela dell’ambiente di Samsung trova la sua espressione nel percorso “Going Green” annunciato nel 2021 e che prevede l’implementazione e il potenziamento di una serie di programmi di sostenibilità, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei consumatori nel fare scelte più green in ambito tecnologico.  “Abbiamo scelto questa giornata per raccontare il nostro impegno, perché riteniamo fondamentale porci in prima linea nell’aiutare i consumatori a comprendere i benefici per sé stessi e per l’ambiente e le possibilità che generano dal fare scelte consapevoli, a partire da ciò che si acquista. La consapevolezza è infatti il primo passo verso un futuro sostenibile, e tecnologia e innovazione rivestono un ruolo fondamentale nella creazione di soluzioni e prodotti sempre più green sotto il profilo dell’impronta ecologica e che portino un cambiamento concreto, a partire da ciò che facciamo entrare nelle nostre case” commenta Bruno Marnati, Vice President Audio Video di Samsung Electronics Italia.
Il progetto di upcycling e riutilizzo creativo 
A seguito dell’ottimo riscontro ottenuto con l’innovativo programma di upcycling lanciato nel 2020, Samsung ha deciso di estendere il suo design Eco-Packaging a tutti i prodotti TV , tra cui i nuovi Lifestyle TV e la linea Neo QLED 2021, con una soluzione sostenibile capace di ricondizionare fino a 200.000 tonnellate di scatole di cartone ondulato. Riducendo al minimo testo e immagini sull’imballaggio, Samsung ha eliminato dalla stampa a colori l’inchiostro a base oleosa, tradizionalmente utilizzato sulle scatole dei televisori, riducendo ulteriormente le emissioni di CO2 fino a 1.762 tonnellate, che equivale al piantare 12.600 pini all’anno.  Inoltre, la guida all’Eco-Packaging è stata resa accessibile tramite QR code posto all’esterno della scatola, per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Scansionandolo, gli utenti potranno seguire semplici istruzioni per riutilizzare le scatole dei TV, trasformandole in componenti d’arredo e oggetti per la casa unici. In questo modo, se ogni scatola verrà riutilizzata grazie al processo di upcycling, Samsung prevede che sarà possibile ridurre di 10.000 tonnellate le emissioni di gas serra ogni anno.  

L’innovazione pionieristica in un telecomando 
A partire dalla line up 2021, i Neo QLED, QLED e Lifestyle TV di Samsung sono dotati di un telecomando a celle solari che si può ricaricare sia con la luce del sole che con le luci artificiali, o con USB: un’innovazione unica nel suo genere. Con un’efficienza straordinaria, il telecomando a celle solari contribuirà, secondo le stime, a eliminare lo scarto di 99 milioni di batterie AA nell’arco di sette anni. Su alcuni TV della linea Crystal UHD, inoltre, è presente un telecomando di nuova concezione che garantisce un risparmio energetico dell’80%. Grazie a questi due sistemi, Samsung sarà in grado di ridurre le emissioni di gas serra per oltre 14.000 tonnellate su un ciclo vitale del prodotto di sette anni.  Per costruire il telecomando, Samsung  si è servita di un processo di produzione pionieristico che ricondiziona la plastica delle bottiglie riciclabili, utilizzando solo 31 grammi di plastica, di cui un 24% di contenuto riciclato. L’azienda punta a diminuire sempre più la sua impronta di carbonio nelle sedi di produzione, della divisione TV, e prevede di arrivare a risparmiare, sempre nei prossimi sette anni, 500 tonnellate di gas serra aumentando la percentuale di materiali riciclati all’interno dei propri prodotti.  L’obiettivo dell’azienda è di arrivare a eliminare 25.000 tonnellate di gas serra grazie alla produzione di TV più efficienti, packaging eco-friendly e a processi di produzione più sostenibili: una quantità pari a quella assorbita da 3,8 milioni di pini trentennali nel corso di un anno.

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