Green Arrow Capital e Lazzari&Lucchini insieme per fornitura di bio-LNG per TotalEnergies

Dal nuovo impianto BIO INDUSTRIA in provincia di Brescia parte la sfida al mercato del biometano liquefatto ottenuto da sottoprodotti agro-zootecnici, una risorsa energetica innovativa, cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e decarbonizzazione dei trasporti al 2050.

Autore: Redazione ImpresaGreen

È stato inaugurato l’innovativo impianto BIO INDUSTRIA di Verolanuova (Brescia) da cui è partito il primo carico di biometano liquefatto (bio-LNG), ottenuto con il solo recupero di effluenti zootecnici e sottoprodotti agricoli, e destinato a rifornire le stazioni di servizio partner di TotalEnergies. Un traguardo raggiunto grazie alla partnership siglata lo scorso anno dal Gruppo Green Arrow Capital – il più grande operatore italiano indipendente specializzato negli investimenti alternativi - e il Gruppo Lazzari&Lucchini, che oggi dà il via alla collaborazione con TotalEnergies, azienda multi energetica che produce e commercializza energie su scala globale. 
L’impianto BIO INDUSTRIA rappresenta un caso esemplare di circolarità e innovazione, in grado di trasformare i sottoprodotti della filiera agro-zootecnica in nuovi prodotti. Il Gruppo bresciano Lazzari&Lucchini ha infatti progettato e sviluppato un sistema integrato ad alta tecnologia con lo scopo di produrre biometano, comprimerlo e trasformarlo in forma liquida (bio-LNG). Ogni anno verranno trattate circa 47.000 tonnellate di reflui zootecnici e di biomassa agricola (triticale e sorgo) che diventeranno nuova materia prima, non solo per produrre carburante green, ma anche da utilizzare per preservare la fertilità del territorio e la sua filiera produttiva.
L’innovativo impianto di bio-LNG, attivo 24 ore su24, 7 giorni su 7, può produrre fino a 5 tonnellate al giorno di biocarburante, per un totale di circa 1800 tonnellate l’anno.La riduzione stimata di emissioni di CO2 su un mezzo alimentato a bio-LNG,  rispetto ad un Euro VI Diesel, arriva fino all’80%, mentre quella verso un mezzo alimentato a GNL fossile fino al 65%, questo senza considerare i significativi impatti sulla riduzione di NOx (ossido d’azoto) e polveri sottili.

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