Gruppo CAP e Municipio 9 firmano protocollo di intesa per depuratore Bresso-Niguarda

Investimenti, mitigazione dell’impatto sui cittadini e progetti innovativi: l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano prosegue il programma di investimenti in uno dei più importanti impianti dell’intero Paese.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Gruppo CAP e il Municipio 9 del Comune di Milano hanno firmato il Protocollo di Intesa e Collaborazione sull’impianto di depurazione di Bresso-Niguarda, uno dei più importanti e innovativi non solo della Lombardia, ma dell’intero Paese. Il nuovo protocollo avrà una durata di 48 mesi e prevede impegni specifici da parte del gestore in tre ambiti differenti. In primo luogo, sul fronte degli interventi per migliorare le strutture esistenti e la salvaguardia dell’ambiente, e tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. In quest’ambito, il protocollo prevede il rinnovamento del sistema di stoccaggio degli scarti del processo di depurazione, e dei fanghi disidratati, e uno studio per integrare la copertura delle vasche di epurazione delle acque con impianti fotovoltaici. Il secondo ambito è quello dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale, che prevede l’implementazione di un sistema informatico di invio di segnalazioni e dialogo coi cittadini attraverso un vero e proprio form online realizzato appositamente per facilitarne la raccolta e la gestione. Il terzo ambito è invece quello della sensibilizzazione e sviluppo di progetti educativi, dedicati alla cittadinanza, alle scuole e al pubblico in generale. Con una superficie di 142.473,22mq, quello di Bresso-Niguarda è uno dei più importanti impianti di depurazione della Lombardia, sia per le tecnologie impiegate, sia per le attività di sperimentazione in corso. Proprio qui Gruppo CAP ha avviato, già nel 2016, il progetto per l’estrazione di biometano dai reflui fognari, col quale l’azienda pubblica mira a trasformare i suoi depuratori in vere bioraffinerie, in grado di generare combustibile green dalle acque di scarto. Sempre nell’impianto di via Guido da Velate è stato applicato il primo Sanitation Safety Plan italiano, studio internazionale realizzato da CAP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con la supervisione della North Carolina University, che permette l’analisi dei rischi per riutilizzo di acqua a scopo irriguo. È stato ampliato il sistema di monitoraggio online dei principali parametri inquinanti, attivo 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, che permette di analizzare l’80% del volume di acqua depurata. Nel corso del 2022, per contribuire a contrastare la siccità, ha realizzato un impianto dedicato per la fornitura di acqua depurata per innaffiare il Parco Nord di Milano. L’acqua depurata costituisce una riserva preziosa per contribuire all’approvvigionamento idrico in moltissimi ambiti. Presso i depuratori, infatti giunge un flusso continuo di acque reflue, che possono – e sempre più devono – essere riutilizzate. Una “scorta” super controllata, sicura e sempre disponibile, anche nei periodi di siccità.

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