La rivoluzione della mobilità elettrica parla italiano con Silla Industries

Una chiacchierata a tutto campo con Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, per comprendere meglio le prospettive dell’e-mobility

Autore: Edoardo Bellocchi

Realtà italiana giovane ma già affermata nell’ambito dell’e-mobility, Silla Industries è stata inserita recentemente all’80° posto tra 1000 Fastest growing companies europee del 2023. Nata ufficialmente nel gennaio 2021, oggi Silla Industries è focalizzata nella realizzazione di soluzioni avanzate per la ricarica delle automobili elettriche e per la gestione dei flussi di energia, con all’attivo circa 40 dipendenti, 13.000 colonnine installate e un fatturato 2022 di 4,5 milioni di Euro.

Il caricatore che non c’era

In una chiacchierata con Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, ImpresaGreen ha colto l’occasione per comprendere le ragioni di questo successo, iniziando dal racconto di come è nata la giovane azienda. “La storia di Silla Industries inizia in tempi ancora non troppo sospetti per come ha preso piede oggi l’e-mobility”, esordisce Stecca, spiegando che il tutto è dovuto “alla passione per l’automotive che accomuna, seppur per esperienze differenti, i due soci fondatori: Alberto Stecca e Cristiano Griletti, rispettivamente CEO e Head of R&D di Silla Industries. Pensando proprio al futuro delle auto e impressionati dalle prime Tesla, i due fondatori hanno iniziato cercando di sviluppare il caricatore che non c’era, una wallbox domestica evoluta per auto elettriche in grado di valorizzare al meglio l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici. Oggi operiamo principalmente sul mercato italiano, con l’obiettivo di estendere le collaborazioni in Europa, Francia e Germania, e ci rivolgiamo a installatori per il mercato B2B: aziende, alberghi, il mondo Horeca e tutte le strutture ricettive che vogliono offrire un servizio ai loro clienti".
Alberto Stecca, CEO di Silla Industries

Offerta articolata

Per quanto riguarda l’offerta, Alberto Stecca, spiega che “il nostro obiettivo è sempre stato quello di cercare in primis di realizzare prodotti che vorremmo acquistare e usare noi stessi come clienti”. Nel dettaglio, “oggi la nostra gamma di punta è rappresentata da Prism, una wallbox universale da utilizzare in casa o in spazi privati, come ristoranti, hotel, parcheggi di negozi o aziende, per la ricarica dei veicoli elettrici. Sempre nella linea Prism, Prism Solar è totalmente aggiornabile grazie al wi-fi nelle sue funzionalità, è già predisposta per dialogare con le energie rinnovabili consentendo di riutilizzare l’energia in esubero prodotta dal fotovoltaico per ricaricare la propria auto”, racconta Stecca, sottolineando che si tratta di “un sistema intelligente in quanto consente modalità di ricarica programmabili - per esempio la carica di notte per sfruttare le tariffe energetiche inferiori – e la gestione dei carichi di energia automatica per evitare blackout. Infine, questa linea di prodotti si è da poco arricchita con Prism Solar S, la versione della nostra colonnina di ricarica più performante con presa e otturatore, quindi priva di cavo e connettore per evitare contatti accidentali con parti in tensione della presa”.

Prossime novità

Tra le novità in programmazione, spicca la soluzione pensata per gli ambienti pubblici e semipubblici, chiamata Totem: “si tratta di una colonna monoblocco fortemente caratterizzata nel design, con display e led, per la ricarica di due auto grazie alle due uscite AC, a 22 kW ognuna, disponibile nella versione con e senza cavo”, dettaglia Stecca, anticipando anche che è “di prossima release Duke 44, un nuovo prodotto che porta la ricarica semi fast negli ambienti privati e commerciali. Infine, Energy Hub 149, l'aggregatore hi-tech per gestire in modo efficace l'energia e le comunicazioni domestiche sintetizzando, in un'unica soluzione, le funzionalità di ben sette dispositivi, ovvero inverter fotovoltaico, inverter charger, accumulo, colonnina di ricarica bidirezionale, sistema di gestione, UPS e modem Wi-Fi”.

Piani futuri

Per quanto riguarda i piani futuri, Alberto Stecca non ha dubbi: “i risultati raggiunti nel 2022 ci hanno dato conferma di essere sulla strada giusta anche in vista degli obiettivi che ci siamo prefissati per l’anno in corso. Essere riconosciuti tra le Top 100 del Financial Times è un ottimo risultato e un traguardo importante per un’azienda giovane come la nostra che premia la nostra lungimiranza e il nostro saper fare innovazione, incontrando le richieste di questo mercato. Un incoraggiamento a proseguire in questa direzione e ad aprirci ancora di più ai paesi Europei e all’internazionalizzazione e alla raccolta di capitali per favorire lo sviluppo e la crescita, puntando a raddoppiare, parlando in cifre, il fatturato del 2022”. Quanto ai principali aspetti che caratterizzano Silla Industries, “la passione è stata senza ombra di dubbio un ottimo propulsore nella continua ricerca e sviluppo di soluzioni ottimali capaci di rispondere alle diverse esigenze nascenti”, racconta Stecca, spiegando che “nel nostro polo produttivo di Padova, ideiamo, disegniamo, progettiamo e sviluppiamo interamente tutti i nostri prodotti che si contraddistinguono per essere facili, intuitivi e future proof, ovvero aggiornabili via software, in grado di interagire e integrabili con prodotti di altri marchi. Tutto questo senza tralasciare l‘attenzione al design, altro elemento distintivo tutto italiano, perché come si dice anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto se pensiamo alla maggiore diffusione di questo genere di installazione all’interno di abitazioni o strutture ricettive”.

Uno sguardo alle prospettive

Infine, c’è il tempo per uno sguardo alle prospettive dell’e-mobility. Silla Industries ritiene che “nei prossimi 3-5 anni sarà la ricarica domestica a essere premiata poiché rappresenta l'accesso più comodo, conveniente e sicuro per ricaricare un veicolo elettrico. E quindi soluzioni di ricarica capaci di interagire sempre più con l'abitazione, per l’autoproduzione di energia, per esempio, multidevice o comunque pensati per inserirsi all’interno del contesto elettrico abitativo per creare un ecosistema facile da utilizzare, sempre aggiornato e conveniente per l'ambiente. Tra le altre tendenze, vi sono quelle che coinvolgeranno la tecnologia ‘vehicle to’, ovvero bidirezionale, e la ricarica in corrente continua anche per gli ambienti domestici”. C’è però un ultimo aspetto da sottolineare: “oggi, purtroppo, la politica manca di proattività nei confronti dell’e-mobility e di quel ricambio generazionale conscio e aperto, in grado di considerare realmente la transizione elettrica come una priorità per la comunità del futuro e per colmare il gap che abbiamo con gli altri Paesi Europei. Lo dimostra anche il blocco all'accesso degli incentivi destinati all'acquisto e posa in opera dei caricatori domestici per auto elettriche. Il nostro impegno, anche come membri di ANIE, consiste nell’essere un partecipante attivo, capace di trasferire le conoscenze e le competenze e di stimolare il dialogo e il confronto con le istituzioni per accelerare questa trasformazione”, conclude Alberto Stecca.

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