La Commissione europea ha accolto con favore l'accordo raggiunto in sede di I Organizzazione marittima
internazionale(IMO) quale
passo significativo verso l'azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo mondiale entro il 2050. Si tratta di un accordo storico nella lotta contro il cambiamento climatico, che segna un
progresso significativo nella riduzione dell'impatto ambientale del settore marittimo su scala globale.
In linea con la
strategia dell'IMO del 2023, l'accordo comprende una nuova misura che stabilisce uno standard globale per ridurre gradualmente l'intensità
dei gas a effetto serra dei combustibili per uso
marittimo. Essa disciplinerà
il modo in cui dovrebbe essere "pulita" l'energia utilizzata da una nave, in base al suo impatto sul clima. La misura si applica all'intero ciclo di vita delle emissioni di gas a effetto serra dei carburanti per il trasporto marittimo. Utilizza criteri standardizzati e un sistema di certificazione comune per i combustibili che facilita condizioni di parità, indipendentemente dal luogo in cui un combustibile è prodotto, trasportato o utilizzato. Di conseguenza, eviterà
che le emissioni si spostino verso altri settori e incoraggerà investimenti sostenibili che ridurranno le emissioni durante l'intero ciclo di vita in tutto il mondo. L'UE attende con interesse di rafforzare nel tempo le misure per rispettare pienamente gli impegni di decarbonizzazione assunti nella strategia dell'IMO per il 2023.
La nuova misura introduce inoltre un primo
meccanismo globale di fissazione dei prezzi per le emissioni che, insieme a incentivi finanziari,
incoraggerà le compagnie di navigazione a utilizzare i combustibili e le tecnologie più puliti sin dalle prime fasi. Ad esempio, le imprese saranno incentivate a investire in combustibili per uso marittimo a emissioni zero o prossime allo zero, come il metanolo rinnovabile e l'ammoniaca. Stimolando gli investimenti in questi combustibili più puliti, la misura contribuirà a ridurre l'impronta di gas a effetto serra del settore del trasporto marittimo.
Il meccanismo di fissazione dei prezzi si applicherà a una quota delle emissioni del trasporto marittimo internazionale a partire dal 2028, con un prezzo iniziale di 100 USD per tonnellata di CO2. Ciò genererà entrate significative, stimate in 11-13 miliardi di USD all'anno, che saranno utilizzate per sostenere lo sviluppo e la diffusione di questi combustibili a emissioni zero e prossime allo zero. Le entrate generate dalla misura saranno inoltre destinate a
sostenere una transizione giusta ed equa, garantendo che nessun paese sia lasciato indietro. Questi saranno condivisi equamente, con particolare attenzione ai paesi meno sviluppati e ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo.