Condomini e caro energia: gas +36%, elettricità +16%

Secondo i nuovi dati di Energy Up/VeryFastPeople, le bollette per condomini e unità immobiliari hanno visto un’impennata importante dei costi. Tante le variabili in gioco: inverno più freddo del previsto e un inizio di primavera più rigido, domanda di gas in forte crescita e un contesto geopolitico fortemente incerto.

Autore: Redazione ImpresaGreen

L’inasprimento delle tensioni sui mercati energetici e il progressivo abbandono del gas russo stanno spingendo i costi dell’energia a livelli sempre più elevati, con un impatto diretto sulle spese per condomini e unità immobiliari. Secondo le stime formulate da EnergyUp, società nata dalla collaborazione tra VeryFastPeople e Illumia, e specializzata nella fornitura di energia per i condomini, nella stagione termica 2024/2025 le bollette subiranno aumenti significativi: fino al 16% per l’energia elettrica e fino al 36% per il gas rispetto all’anno precedente. Il mercato energetico nazionale è fortemente condizionato dal costo del gas, che rappresenta il 40% del mix nazionale. A questo si aggiunge una svolta storica in quello europeo: il 1° gennaio 2025, per la prima volta dal 1984, il continente ha smesso di ricevere gas russo tramite gasdotti, riducendo ulteriormente la disponibilità di gas e generando nuove tensioni sull’offerta. Inoltre, un inverno particolarmente rigido, con temperature medie inferiori di 1,5°C a livello nazionale ha portato a un’impennata della domanda di gas del 10% tra novembre e dicembre. Parallelamente, la riduzione della produzione da fonti rinnovabili – nel Nord Europa e in Germania – ha reso necessario un maggiore ricorso alle centrali a gas, aggravando la contrazione dell’offerta e accelerando il consumo delle scorte. Per contrastare la crisi, il governo italiano, con il Decreto-Legge 28 febbraio 2025, n. 19, entrato in vigore il 1° marzo, ha introdotto misure di sostegno urgenti per famiglie e imprese: tra queste, un contributo per i cittadini con ISEE inferiore a 25.000 euro e un fondo da 600 milioni di euro per supportare la transizione energetica nel settore industriale. Secondo le analisi di EnergyUp, un inizio primavera più rigido del previsto ha portato a un ulteriore incremento dei consumi e dei prezzi. Anche la gestione degli stoccaggi di gas rimane una variabile critica: l’UE prevede l'obiettivo di riempimento del 90% della capacità degli stoccaggi prima dell'inizio della prossima stagione termica, e ciò potrebbe aumentare ulteriormente la pressione sui prezzi. Infine, il contesto geopolitico continua a rappresentare un’incognita, contribuendo all’instabilità dei mercati. Ma quanto spenderanno i condomìni? Per quanto riguarda l’energia elettrica, il consumo medio per condominio è aumentato del 4% raggiungendo i 2.700 kWh/anno. Rispetto alle previsioni ad inizio stagione che vedevano un aumento del mercato del 6%, i dati aggiornati indicano un incremento molto più marcato, pari al 20% rispetto all’inverno 2023/24, con un passaggio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) medio dai 107,49 €/MWh della scorsa stagione ai 129,52 €/MWh previsti per il 2024/25, con conseguente impatto diretto sulle bollette. Per questo motivo, la spesa annuale per l’energia elettrica di un condominio tipo potrebbe aumentare del 16% rispetto all’anno scorso, passando da 1.120 a 1.300 euro. Questo rincaro risulta più elevato rispetto alle stime di ottobre 2024, che ipotizzavano un incremento del 9%. Sul fronte del gas, a causa delle basse temperature, il consumo medio di un condominio tipo è cresciuto del 9% rispetto all’anno scorso, raggiungendo i 13.000 Smc/anno. Mentre a inizio anno termico si prevedeva un aumento del mercato del 16%, ora si parla di un rincaro del 35%. L’indice PSV (Punto di Scambio Virtuale) è passato dai 37,51 c€/Smc medi dello scorso anno ai 50,48 c€/Smc previsti per il 2024/25, con un impatto diretto sulle bollette. La spesa per il gas potrebbe aumentare del 36% rispetto all’anno precedente, passando da 10.790 a 14.690 euro. Anche in questo caso, le previsioni prevedevano un aumento più contenuto, pari all’11%.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.