Carrefour Italia presenta il report d’impatto 2024
Riduzione dell’impatto ambientale: -55% di sprechi alimentari; 87% del packaging dei prodotti a marchio è riciclabile, riutilizzabile o compostabile.
Autore: Redazione ImpresaGreen
Carrefour Italia ha presentato il Report d’Impatto 2024, documento che illustra gli impatti sociali e ambientali generati nel corso dell'anno rispetto alle 4 finalità di beneficio comune che Carrefour ha definito in qualità di Società Benefit, la prima a fare questa scelta nel settore della GDO italiana a livello nazionale.
“Essere una Società Benefit significa agire ogni giorno con responsabilità, trasparenza e visione. In Carrefour Italia crediamo che il nostro ruolo vada oltre la distribuzione alimentare: vogliamo contribuire in modo concreto alla costruzione di un modello più sostenibile, per le persone e per il pianeta. Il 2024 è stato un anno decisivo: abbiamo ridotto gli sprechi, potenziato l’offerta a marchio e rafforzato il coinvolgimento di partner e collaboratori nella nostra strategia di transizione alimentare” - commenta Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia. “Continueremo in questo percorso di consolidamento dei risultati raggiunti, con l’obiettivo di innovare il nostro modello alimentare per rispondere in modo concreto alle esigenze dei nostri vari stakeholder”.
Il 2024 ha segnato un miglioramento della riduzione dello spreco alimentare, abbattuto del 55% rispetto al 2016. Questo grazie a una strategia articolata che include l’adozione di una app per il monitoraggio delle scadenze, il continuo utilizzo delle vasche antispreco con sconti fino al 50% e fino al 70% per prodotti oltre il Termine Minimo di Conservazione, la collaborazione con Too Good To Go e le donazioni di eccedenze alimentari. Importanti progressi anche sul fronte dei materiali: l’87% del packaging dei prodotti a marchio è ora riciclabile, riutilizzabile o compostabile, in linea con gli obiettivi di economia circolare fissati a livello di Gruppo che puntano a raggiungere il 100% entro il 2025. Le emissioni dirette, invece, fanno registrare un -35% rispetto al 2019.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.