UNIPV: premio per sostenibilità digitale al Laboratorio di Genomica Computazionale
Il Laboratorio di Genomica Computazionale dell’Università di Pavia ottiene la certificazione GreenDiSC per la sostenibilità digitale.
Autore: Redazione ImpresaGreen
COMPGEN, il Laboratorio di Genomica Computazionale presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia, è ufficialmente tra i primi laboratori di ricerca a livello mondiale a ricevere la certificazione GreenDiSC (Green Digital Sustainability Certification), un riconoscimento internazionale che attesta l’impegno verso pratiche di calcolo sostenibili e a basso impatto ambientale.
GreenDiSC è un’iniziativa promossa dal Software Sustainability Institute del Regno Unito, per promuovere i comportamenti virtuosi di gruppi di ricerca desiderosi di affrontare gli impatti ambientali delle loro attività computazionali.
In questa fase in cui i big data assumono un ruolo sempre più rilevante nella nostra quotidianità, l’analisi dati e il calcolo hanno un ruolo fondamentale nella ricerca moderna, ma il loro impatto ambientale resta spesso sottovalutato e poco misurato. Secondo stime recenti, l’impronta globale dei data centre è di circa 126 megatonnellate di CO2 equivalente all’anno, paragonabile all’intero settore dell’aviazione commerciale statunitense. In alcuni casi, l’impatto di singoli modelli di intelligenza artificiale può superare le 500 tonnellate di CO2equivalente. Per un confronto immediato, i target di cambiamento climatico sono fissati a 2 tonnellate per persona.
Con la certificazione GreenDiSC, il Laboratorio di Genomica Computazionale dimostra di essere impegnato a:
- Monitorare e ottimizzare l’efficienza energetica delle infrastrutture computazionali utilizzate nelle proprie attività di ricerca.
- Adottare pratiche di programmazione e analisi dati che minimizzino il consumo energetico e l’impatto ambientale.
- Promuovere la consapevolezza ambientale all’interno della comunità scientifica e con gli studenti.
“Siamo orgogliosi di essere fra i pionieri nella sostenibilità della ricerca scientifica anche in ambito computazionale” – dichiara il Prof. Francesco Lescai, responsabile del Laboratorio – “perché dimostra che è possibile fare innovazione anche in ambito big data senza ignorare la nostra responsabilità verso l’ambiente”.
Questa certificazione rappresenta un passo significativo verso una comunità scientifica sempre più impegnata nel raggiungimento degli obiettivi globali di riduzione delle emissioni e tutela dell’ambiente: “con questo traguardo” – prosegue Lescai – “speriamo di poter dare un esempio che molti altri ricercatori sceglieranno di seguire”.
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