Nespresso, Aprica e Cial insieme per il riciclo delle capsule di caffè in alluminio
Con 10 isole ecologiche partner in provincia di Mantova e 4 in provincia di Bergamo, Nespresso e Aprica estendono il servizio di raccolta e recupero delle capsule di caffè in alluminio: un gesto semplice che può trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso come nuova risorsa per le comunità.
Autore: Redazione ImpresaGreen
Nespresso continua nel suo impegno a diffondere e facilitare l’adozione di comportamenti circolari, attraverso l’ampliamento della sua collaborazione con Aprica, Società del Gruppo A2A, che porta oggi all’estensione del progetto “Da Chicco a Chicco” in due nuove province della Lombardia: Mantova e Bergamo. Grazie a questo ampliamento, sarà possibile infatti conferire le capsule di caffè in alluminio esauste presso 14 nuove isole ecologiche gestite dalla Società di raccolta: 10 in provincia di Mantova, nei comuni di Borgo Virgilio, Canneto sull’Oglio, Cavriana, Curtatone, Dosolo, Gazoldo degli Ippoliti, Ostiglia, San Benedetto Po, Sustinente-Serravalle e Villimpenta, e 4 in provincia di Bergamo, nei comuni di Almè, Bonate Sopra, Torre Boldone e Verdellino, a cui si aggiungono le Boutique Nespresso presenti a Bergamo e Orio al Serio. Le nuove isole si affiancheranno alle 3 già attive in provincia di Brescia, portando a 19 il totale delle isole ecologiche partner gestite da Aprica e a 37 il totale complessivo in regione, con un incremento del 60% rispetto all’attuale disponibilità, a cui si aggiungono le 26 Boutique Nespresso presenti in regione e in cui è possibile conferire le capsule in alluminio esauste, per un totale di 63 punti di raccolta in Lombardia.
Nato nel 2011, “Da Chicco a Chicco” è il progetto di economia circolare con cui Nespresso può trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso. Frutto di un protocollo siglato grazie a CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), insieme a Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), il progetto parte dalla necessità e volontà di dare una seconda vita alle capsule di caffè in alluminio che, in Italia e in tutta l'Unione Europea non sono considerate imballaggio riciclabile, a causa del caffè esausto all’interno, ma rifiuto urbano generico, smaltibile nel residuo secco indifferenziato. In Italia, inoltre, sono presenti impianti per il trattamento dei rifiuti che, per quanto all’avanguardia, in pochissimi casi sono in grado di recuperare le parti piccole e leggere come le capsule di caffè e altri componenti in alluminio.
“Da Chicco a Chicco” si inserisce quindi in questo contesto con l’obiettivo di offrire ai clienti, parte attiva e fondamentale del progetto, la possibilità di riconsegnare le capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e in isole ecologiche partner dell’iniziativa in tutta Italia.
Una volta raccolte dai gestori dei servizi ambientali, come Aprica in Lombardia, le capsule vengono trattate in un apposito impianto affinché il caffè e l’alluminio, vengano separati e avviati a recupero. L’alluminio, materiale riciclabile infinite volte, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, segnalibri e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, fertilizzante naturale che successivamente può essere ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca per supportare chi ne ha più bisogno.
La Lombardia, prima Regione coinvolta sin dal 2011 nel progetto, si è contraddistinta fin dall’inizio per la sua sensibilità nel mettere in pratica comportamenti virtuosi e responsabili, portando in 13 anni al riciclo di oltre 5.700tonnellate di capsule recuperando così oltre 3.000 tonnellate di caffè e 300 di alluminio. Risultati resi possibili grazie proprio al coinvolgimento di partner come Aprica che, aderendo al progetto, hanno contribuito nel corso degli anni ad alimentare il conferimento responsabile delle capsule da parte dei cittadini. Ecco perché l’ampliamento del servizio alle province di Mantova e Bergamo rappresenta un’estensione strategica per una sempre maggiore capillarità del progetto in Lombardia e su tutto il territorio italiano, che arriva così in sempre più territori, rendendo possibile per un numero ancora maggiore di clienti un approccio virtuoso al recupero in un’ottica di economia circolare.
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