Ecolight presenta il progetto Terra Rara per il riciclo dei RAEE

Presentato il progetto promosso dal consorzio Ecolight in collaborazione con il Comune di Varese e con la curatela di Karakorum impresa sociale per dare nuova vita ai rifiuti elettronici attraverso l’arte, in un percorso civico di sostenibilità aperto a cittadini e studenti.

Autore: Redazione ImpresaGreen

a partecipazione come strumento per incrementare la raccolta dei piccoli RAEE: è dedicato ai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche il progetto Terra Rara. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti, in collaborazione con il Comune di Varese e con la curatela di Karakorum impresa sociale, promuove la nuova iniziativa che unisce arte, sostenibilità e cittadinanza attiva e che animerà il territorio di Varese da fine settembre fino a gennaio 2026. Al progetto partecipano anche Impresa Sangalli e Fondazione Molina. Il progetto si propone come un'azione collettiva che coinvolgerà cittadini e studenti, oltre che enti, associazioni e imprese del territorio nella raccolta dei RAEE, in particolare quelli di piccole dimensioni (appartenenti al raggruppamento R4) come smartphone, auricolari, mouse, caricabatterie e giochi elettronici, ma anche piccoli elettrodomestici quali frullatori, telecomandi e rasoi. Sono quei RAEE che spesso rimangono in fondo al cassetto o in cantina e aspettano solamente di essere conferiti correttamente. Terra Rara innanzitutto andrà a coinvolgere il mondo delle scuole, con una campagna di sensibilizzazione e workshop negli istituti superiori sull’importanza di una corretta raccolta dei rifiuti elettronici. Dalla seconda metà di ottobre fino al 27 novembre, prenderà vita una campagna di raccolta nelle scuole, in alcuni luoghi pubblici e strutture che aderiranno al progetto. I materiali raccolti saranno affidati all’artista Livia Paola Di Chiara che li selezionerà per dare vita a un’opera contemporanea dal titolo Terra Rara. La composizione dell’opera verrà effettuata “in diretta”, negli spazi a lato dell’ex teatro Politeama, messi a disposizione dalla Fondazione Molina, con l’intento di trasformare uno spazio “vuoto” in un luogo simbolico di incontro e di partecipazione. Il lavoro coinvolgerà infatti il più possibile la popolazione, che potrà assistere in forma libera al processo di creazione, offrire suggestioni, dialogare con l’artista e rendersi simbolicamente protagonista dell’azione trasformativa, facendo dell’arte visuale un’occasione di incontro, riflessione e presa di coscienza del riuso sostenibile delle risorse. L’opera sarà quindi esposta in occasione del periodo natalizio negli spazi al piano terra di Palazzo Estense. Al termine, l’installazione sarà smontata e i materiali di cui è composta saranno inviati agli impianti di trattamento dedicati. Tutta la parte operativa sarà gestita da Impresa Sangalli.

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