Scajola, la questione clima non si ferma con Copenaghen

Il ministro Scajola ha sottolineato come, a suo avviso, la conferenza di Copenaghen sarà un punto di partenza per la risoluzione dei problemi ambientali: porterà a miglioramenti, ma non ad un accordo specifico.

Autore: Redazione GreenCity

Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ritiene che la conferenza di Copenaghen possa rappresentare un punto di partenza e non d'arrivo nella risoluzione dei problemi ambientali: a suo avviso, infatti, vi saranno passi avanti significativi, ma non si giungerà ad un accordo.
A determinare ciò, il fatto che il piano energetico statunitense sarà pronto per la primavera del 2010, quindi dopo la conferenza di Copenaghen, e gli Usa hanno un ruolo determinante nella questione; inoltre alcuni Paesi non sono ancora convinti di adoperarsi per la riduzione delle emissioni nocive.
Il ministro ha dichiarato ciò durante un incontro con la stampa, a seguito della conclusione dei lavori inerenti gli accordi per l'oleodotto Samsun-Ceyhan.
Scajola ha infine sottolineato il ruolo chiave dell'Italia alla conferenza sul clima, soprattutto per convincere i Paesi meno attivi nel processo di tutela ambientale.

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