Ecolight: inaugurata a Varese l’installazione di piccoli RAEE Terra Rara

Raccolti oltre cinque quintali di cellulari, caricabatterie e piccoli elettrodomestici grazie al progetto di cittadinanza attiva promosso dal consorzio Ecolight.

Autore: Redazione ImpresaGreen

È stata presentata a Varese, l’installazione temporanea “Terra Rara” realizzata con i rifiuti elettronici nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dal consorzio Ecolight in collaborazione con il Comune di Varese, la curatela di Karakorum Impresa Sociale e il sostegno di Impresa Sangalli e Fondazione Molina.  Durante le attività territoriali sono stati raccolti oltre cinque quintali di piccoli elettrodomestici e dispositivi elettronici con cui l’artista Livia Paola Di Chiara ha realizzato un’installazione temporanea selezionando, pulendo e assemblando i materiali più idonei. Il risultato è un’opera che mette in scena una cosmogonia tecnologica dove il pianeta diventa un nucleo compatto di RAEE che evolve in una costellazione più rarefatta di oggetti, a rappresentare il passaggio “dallo scarto alla possibilità”, come dice la stessa artista. I materiali raccolti sono stati perlopiù piccoli elettrodomestici, smartphone, caricabatterie, dispositivi non funzionanti e oggetti elettronici di uso quotidiano che, senza questa iniziativa, sarebbero rimasti dimenticati nei cassetti delle case. Grazie al percorso di partecipazione attivato sul territorio, questi materiali trovano invece una nuova funzione simbolica e, attraverso il riciclo, possono rientrare nei cicli produttivi generando nuovo valore. L’installazione sarà esposta al pubblico fino all’11 gennaio 2026 negli spazi al piano terra di Palazzo Estense, per poi essere smontata e avviata al corretto trattamento di recupero. Terra rara: un progetto che ha coinvolto l’intera città Terra Rara è un percorso di cittadinanza attiva durato oltre tre mesi che ha trasformato Varese in un laboratorio di economia circolare. Realtà differenti hanno aderito al progetto facendosi testimonial di una raccolta che ha permesso di intercettare cellulari, caricabatterie, giochi elettronici, mouse, piccoli elettrodomestici, ma anche vecchi walkman e apparecchi radio risalenti a prima degli anni 90. Il Comune ha aperto la biblioteca, l’anagrafe e l’ufficio tutela ambientale, la Camera di Commercio ha messo a disposizione l’infopoint; le associazioni sportive, come Pallacanestro Varese e Canottieri, hanno aperto le loro sedi; Filmstudio 90 ha ospitato un contenitore al Cinema Teatro Nuovo, Karakorum ha attrezzato lo Spazio YAK per la raccolta e il negozio Bubusettete si è attivato sensibilizzando i propri clienti. Il progetto ha coinvolto inoltre gli istituti superiori della città: gli studenti della Scuola Europea, dell’IPSSCTS Einaudi e del liceo Manzoni di Varese, grazie a workshop e attività di sensibilizzazione in aula, hanno contribuito alla raccolta.

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