Conai, la crisi economica non ferma il riciclo

Nel bilancio 2009 di Conai è emerso come il recupero complessivo, risultato della somma dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo e recupero energetico, abbia raggiunto il 72,3% dell'immesso al consumo; ciò nonostante la congiuntura economica sfavorevole.

Autore: Redazione GreenCity

Nel 2009, come testimonia l'annuale bilancio di Conai, i risultati di recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro sono positivi e raggiungono la percentuale del 72,3%, equivalente a 7.762.000 tonnellate recuperate su 10.742.000 tonnellate immesse al consumo.
Il Sistema Conai, anche in presenza di una congiuntura economica negativa, ha registrato una crescita del recupero complessivo di + 3,75 punti percentuali rispetto all'anno precedente (da 68,5% a 72,3%) e contestualmente una riduzione delle quantità di rifiuti di imballaggio destinate a discarica, che nel 2009 sono scese sotto il 28% del totale dei rifiuti da imballaggio.
I positivi risultati raggiunti in termini di riciclo e recupero complessivo sono legati ai flussi gestiti del Sistema Consortile.
Infatti, i volumi di riciclo relativi agli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata di origine domestica, e conferiti al Sistema Consortile, sono cresciuti per tutte le filiere: del 12% per l'acciaio, del 30% per l'alluminio, del 4,5% per la carta, dell'1% per il legno, dell'11% per la plastica e del 10% per il vetro.
A livello nazionale, grazie all'Accordo quadro Anci-Conai, nell'ultimo anno la raccolta differenziata di imballaggi è passata da 2.887.000 tonnellate nel 2008 a 3.110.000 tonnellate nel 2009, con un aumento del 7,7% sull'anno precedente.
La crescita ha interessato tutte le aree d'Italia, in particolar modo le Regioni del Sud, dove si è registrato per la prima volta un aumento percentuale dei volumi raccolti del 20% rispetto all'anno precedente, anche se in termini di risultati quantitativi pro capite permane un divario tra le Regioni del Nord, dove vengono raccolti e avviati a riciclo 89 Kg per abitante all'anno, mentre il Centro si attesta a 52 Kg ed il Sud a 37 kg per abitante.
Conai sottolinea come i risultati siano stati raggiunti nonostante il bilancio del Sistema Consortile sia stato influenzato negativamente dalla crisi economica, che ha comportato una forte contrazione dei ricavi da contributo ambientale (a causa della riduzione dell'immesso al consumo) e dalla vendita dei materiali sul mercato.
I risultati diventano ulteriormente significativi se si considera che, invece, i costi sono cresciuti in seguito all'aumento dei conferimenti di imballaggi al Sistema Consortile (+7,7%), caratterizzato inoltre da un calo nella qualità media del materiale, due fattori che hanno determinato l'aumento delle spese legate al trattamento del materiale da avviare a riciclo.
"Nel 2009 Conai ha confermato di essere un sistema efficiente – afferma il Presidente di Conai, Piero Perron – proprio perché, anche in presenza di uno scenario critico, è riuscito a raggiungere i propri obiettivi. Il suo ruolo, infatti, è stato determinante nel sostenere le attività di riciclo a livello nazionale, assicurando il regolare ritiro e l'avvio a riciclo di tutti i rifiuti di imballaggio conferiti dai Comuni nell'ambito dell'accordo Anci-Conai, e, con esso, i risultati di recupero complessivo dei sei materiali di imballaggio".
Nei primi mesi del 2010 si sono riscontrati segnali di ripresa del mercato delle materie prime seconde, in particolare per la plastica. Questa situazione, insieme al raggiunto equilibrio finanziario del Consorzio Corepla, ha creato le condizioni per poter ridurre il Contributo Ambientale sugli imballaggi in plastica da 195 euro/ton a 160 euro/ton a partire dal 1° luglio 2010.

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