Primo semestre 2010, un bilancio sulla raccolta di Raee

26mila le tonnellate di Raee raccolte da ReMedia nel primo semestre 2010: la Lombardia guida la classifica delle regioni virtuose, seguita da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio.

Autore: Redazione GreenCity

ReMedia, il consorzio multi filiera no-profit nato nel 2005 per la gestione eco-sostenibile dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), chiude il primo semestre del 2010 oltrepassando le 100.000 tonnellate complessive di Raee domestici raccolti dall'inizio dell'attività, il 24 gennaio 2008, data cui effettuò il primo ritiro in Italia.
Si tratta di 25milioni di prodotti elettronici raccolti dalle isole ecologiche presenti sul territorio italiano e, considerato che dai dati Istat le famiglie italiane sono quasi 25milioni, significa che mediamente in questi due anni e mezzo di attività, ReMedia ha gestito un Raee per famiglia.Focalizzandosi sui dati del primo semestre 2010, sono state 26.000 le tonnellate di Raee domestiche raccolte da ReMedia, con un tasso medio di riciclo pari all'88,4%.
La Lombardia si riconferma la regione in cui è stata raccolta la maggiore quantità di Raee, ben 5.383 tonnellate, con 1.979 provenienti soltanto dalla provincia di Milano.
A seguire il Piemonte, con 2.729 tonnellate (di cui 1.127 raccolte nella sola provincia di Torino), il Veneto, con 2.694 tonnellate, l'Emilia Romagna e il Lazio rispettivamente con 2.567 e 2.380 tonnellate.Quattro le regioni dove ReMedia ha raccolto nei soli primi sei mesi dell'anno oltre un migliaio di tonnellate: la Toscana con 1.924 t, la Campania con 1.324 t, il Trentino Alto Adige con 1.111 t (di cui 741 raccolte nella Provincia Autonoma di Trento e 370 nella Provincia Autonoma di Bolzano) e la Sardegna, con 1.070 tonnellate.
Seguono nella classifica la Liguria con 794 ton, l'Umbria con 772 ton, il Friuli Venezia Giulia con 661 ton, le Marche con 582 t, la Puglia con 557 t, la Sicilia con 5548 t, la Calabria con 358 t, l'Abruzzo con 311 t, la Basilicata con 117 t, il Molise con 111 t, e la Valle D'Aosta con 0.70 t. Se si confrontano i dati indicizzati di raccolta pro-capite (kg/abitante), il Trentino Alto Adige si attesta la regione con il miglior risultato, seguito dall'Umbria, dalla Sardegna quasi ex equo con il Piemonte e Emilia Romagna. Si registra invece una bassa raccolta pro-capite Raee nelle regioni Puglia, Sicilia e Valle D'Aosta.

Cosa deve fare un cittadino alle prese con un apparecchiatura elettrica o elettronica a fine vita?
I Raee non possono essere gettati nei normali cassonetti della spazzatura, ma vanno portati presso le isole ecologiche comunali da cui poi ReMedia li preleva per avviarli al giusto percorso di smaltimento e riciclo.
Dallo scorso 18 giugno, inoltre, per i cittadini è ancora più semplice avviare ad un corretto riciclo un vecchio apparecchio od elettronico, perché è entrato in vigore il ritiro "uno contro uno": in occasione dell'acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica od elettronica destinata ad un nucleo domestico, il distributore avrà l'obbligo di ritirare gratuitamente l'apparecchiatura a fine vita che il cittadino consegnerà – purché sia equivalente alla prima – e di predisporne il trasporto presso i Centri di raccolta autorizzati.In Italia i punti vendita coinvolti dalla norma sono alcune decine di migliaia.
Con l'avvio dell'uno contro uno, la raccolta e riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici in Italia avranno un elevato margine di crescita e di sviluppo, soprattutto per quanto concerne il raggruppamento R4, ossia la piccola elettronica di consumo, che fatica ancora a decollare, con un tasso di raccolta inferiore al 10% (a differenza della raccolta di Tv e grandi elettrodomestici dove si assiste già ad ottimi risultati).

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