Fotovoltaico, presentate le istanze in merito al decreto Rinnovabili

Sono state presentate ieri in Senato le istanze e le osservazioni del comparto industriale del fotovoltaico circa il Decreto Rinnovabili in discussione in Parlamento.

Autore: Redazione GreenCity

Una delegazione di ANIE, costituita dal Presidente del GIFI/ANIE (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) Valerio Natalizia, dal Direttore Generale di Federazione ANIE Maria Antonietta Portaluri e dal Coordinatore delegato da ANIE del Gruppo Rinnovabili di Confindustria Gert Gremes, ha presentato ieri in Senato una relazione contenente le proposte di modifica della bozza del Decreto Rinnovabili che recepisce la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'efficienza energetica e dell'uso delle fonti rinnovabili.La proposta mira a uno sviluppo sostenibile e bilanciato di tutti i segmenti del mercato per consentire il raggiungimento degli obiettivi comunitari al 2020. La proposta si articola su 6 punti: Non dovrebbe essere lasciata alla Regioni la facoltà di estendere la procedura abilitativa semplificata ad impianti fino a 1 MW di potenza. La limitazione di 50 KW per ettaro in aree agricole (con una potenza nominale dell'impianto non superiore ad 1 MW) è eccessiva. Anche alle aziende agricole deve essere data la possibilità di accedere alle tariffe incentivanti previste dalla normativa in vigore. In tal modo, gli impianti fotovoltaici rappresenterebbero una ulteriore fonte di reddito a supporto dell'agricoltura. Il periodo di garanzia dei moduli è un aspetto strettamente contrattuale/privato ed è già disciplinato dalla vigente normativa. ENEA dovrebbe essere l'organismo centrale al quale inviare obbligatoriamente i titoli di qualificazione degli installatori: questi ultimi dovrebbero essere altresì resi accessibili su un unico portale informatico a livello nazionale. Sarebbe opportuno che ai distributori di energia elettrica venga riconosciuta una maggiorazione della remunerazione del capitale investito anche per gli interventi di sviluppo fisico della rete nelle "aree critiche". Le aste al ribasso gestite dal GSE proposte per gli impianti con potenza superiore a 5 MW potrebbe introdurre elementi di incertezza tra gli operatori del settore. "Sono certo che l'industria fotovoltaica possa garantire al Sistema Italia almeno 15mila MW di potenza installata al 2020 – dichiara Valerio Natalizia, Presidente di GIFI/ANIE – creando 80mila posti di lavoro qualificati lungo tutta la filiera già entro il 2015. Perché ciò sia possibile – conclude Natalizia - dovremmo prevedere una rivalutazione del sistema incentivante ipotizzando un adeguamento delle tariffe con un'attenta analisi dei costi di sistema previsti per i prossimi anni".

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