Legambiente: il 26,6 % dei consumi elettrici coperto dalle fonti rinnovabili nel 2011

Legambiente ha presentato "Comuni Rinnovabili 2012", l'atlante delle fonti pulite nel territorio italiano.

Autore: Redazione GreenCity

Nel 2011 gli impianti da fonti rinnovabili nel territorio italiano sono aumentati in maniera impressionante e sono diffusi oggi in oltre il 95% dei Comuni. Cresce fortemente anche la produzione di energia pulita, che ha contribuito lo scorso anno per il 26,6% dei consumi elettrici.
Dal 2000 a oggi 32 TWh da fonti rinnovabili si sono aggiunti al contributo dei "vecchi" impianti idroelettrici e geotermici, grazie a oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, elettrici e termici, che da nord a sud, dalle aree interne ai grandi centri e con un interessante e articolato mix di produ­zione da fonti differenti rappresentano oggi un caposaldo del bilancio energetico italiano.
La crescita dei Comuni dotati di impianti puliti è stata costante nel tem­po - erano 6.993 nel 2010, 3.190 nel 2008 – ma è significativo che aumenti la diffusio­ne per tutte le fonti, dal solare all'eolico, dalle biomasse alla geotermia, all'idroelettrico. La novità forse più rilevante è rappresentata da una generazione sempre più distribuita, che ribalta completamente il modello energetico costruito negli ultimi secoli intorno alle fonti fossili, ai grandi impianti e agli oligopoli.
E' questa la fotografia dell'energia verde in Italia scattata dal rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Legambiente, realizzato con il contributo di GSE e Sorgenia.


Secondo il rapporto sono 23 i Comuni 100% rinnova­bili, quelli che rappresentano oggi il miglior esempio di innovazione energetica e ambientale. In queste realtà, un mix di impianti diversi da rinnovabili e impianti a biomasse allacciati a reti di teleriscaldamento coprono interamente (e superano) i fab­bisogni elettrici e termici dei cittadini residenti.
La classifica premia proprio la capacità di sviluppare il mix più efficace delle diverse fonti, e non la produzione assoluta, perché la prospettiva più lungimirante e vantaggiosa per i territori è rispondere alla domanda di energia valorizzando le risorse rinnovabili presenti. Se si considera solo il fabbisogno elettrico, i Comuni sono, invece, 2068.
I Comuni del solare in Italia sono 7.837, un numero in crescita (erano 7.273 nel censimento dello scorso anno) che evidenzia come con il sole si produca oggi energia nel 95% dei Comuni. Spetta a Meleti (in provincia di Lodi) e a Marradi (in provincia di Firenze) il record di impianti sui tetti.
I Comuni dell'eolico sono 450. La potenza installata (6.912 MW) è in crescita, con 950 MW in più rispetto al 2010. Questi impianti, se­condo i dati provvisori di Terna, hanno consentito di produrre 10,1 TWh nel 2011, pari al fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni di famiglie. Sono 346 i Comuni che si possono considerare autonomi dal punto di vista elettrico grazie all'eolico, poiché si produce più energia di quanta se ne consu­ma.
I Comuni del mini idroelettrico sono 1.021. Il Rapporto prende in conside­razione gli impianti fino a 3 MW. La potenza totale installata nei Comuni italiani è di 1.121 MW ed è in grado di produrre ogni anno oltre 4,4 TWh, pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1,7 milioni di famiglie.
I Comuni della geotermia sono 334, per una potenza installata pari a 962,9 MW elettrici, 147,4 termici e 884,7 kW frigoriferi. Grazie a questi impianti nel 2011 sono stati prodotti circa 5,6 TWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2,2 milioni di famiglie.
I Comuni delle bioenergie sono 1.248 per una potenza installata complessiva di 2.117 MW elettrici e 731,7 MW termici ma anche di 50 kW frigoriferi termici.


Il rapporto completo può essere consultato sul sito di Legambiente.

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