ZeroEmission: presentate le modifiche al nuovo sistema di incentivazione per le rinnovabili
Inaugurata la grande kermesse sulle energie pulite. Il primo giorno di fiera il Gse anticipa le modifiche che saranno apportate al nuovo sistema di incentivazione per energia da fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche.
Autore: Redazione GreenCity
In occasione del primo giorno di ZeroEmission Rome 2012 il Gse (Gestore Servizi Energetici) ha finalmente presentato le procedure applicative del nuovo sistema di incentivazione per energia da fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, introdotto dal DM del 6 luglio 2012. "La grande novità consiste nel fatto che l'energia resterà di proprietà di chi la produce, il quale la rivenderà sul mercato; il Gse pagherà poi la differenza, se esistente, tra il prezzo di vendita e l'incentivo - ha dichiarato Costantino Lato, direttore Studi, Statistiche e Servizi Specialistici del Gse - Il calcolo dell'incentivo avverrà, inoltre, al momento della reale entrata in vigore dell'impianto e non, come invece avveniva in passato, quando autorizzato". L'anticipazione è avvenuta durante il convegno inaugurale di Eolica Expo Mediterranean, il salone internazionale per l'energia dal vento di ZeroEmission Rome, nel corso del quale è stato affrontato il tema del contributo del settore eolico a una fase di riorganizzazione e rinnovamento del comparto energetico nazionale. egnali importanti arrivano anche dal settore fotovoltaico. Nell'ambito della tavola rotonda La corsa a ostacoli del fotovoltaico italiano fra limitazioni regolatorie e concorrenza dei mercati internazionali è intervenuto, tra gli altri, Francesco Roca di Enea, che ha detto: "Bisogna investire di più nella ricerca, che a sua volta deve saper cogliere le esigenze dell'industria anche nel breve periodo. In Italia esistono diverse piccole eccellenze, ma sono indispensabili politiche lungimiranti per favorire la collaborazione tra di loro che porti a realizzare prodotti innovativi". Durante la tavola rotonda Alessandro Cremonesi, presidente del ComitatoIfi (Industrie Fotovoltaiche Italiane), ha affermato che "per sostenere nuovamente gli investimenti in innovazione tecnologica sono necessarie misure di intervento che prevedano crediti di imposta e l'istituzione di un Fondo di dotazione di capitale con tassi agevolati presso il Ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, a disposizione delle aziende che producono ricerca e innovazione". Gli investimenti nel fotovoltaico sono visti con favore anche dagli italiani. Il 90% vuole, infatti, che il nostro Paese punti sull'energia solare e nove su dieci sono favorevoli all'installazione di un impianto fotovoltaico sul proprio condominio, anche utilizzando incentivi pubblici(84%). Questi dati sono emersi dall'ottavo rapporto realizzato da Ipr Marketing e dall'Osservatorio sul Solare della Fondazione Univerde (con il sostegno di Yingli Green Energy) presentato oggi a ZeroEmission Rome 2012. Il Rapporto evidenzia, tra l'altro, che gli italiani guardano con molto interesse anche alla bioedilizia: il 92% degli intervistati ritiene possa, infatti, portare vantaggi ambientali quali, ad esempio, l'abbattimento degli sprechi energetici. Durante la prima giornata di ZeroEmission Rome 2012 si è svolta anche la sessione congressuale Kyoto 2: l'impegno ad avviare azioni concrete per una ripresa low carbon, dove è intervenuta Annalisa Oddone diConfindustria, che ha affermato: "In vista della Conferenza delle Nazioni Unite ‘Rio +20' sullo Sviluppo Sostenibile, tenutasi a Rio de Janeiro lo scorso giugno, Confindustria ha collaborato con il Ministero dell'Ambiente per fornire, insieme a diverse iniziative di singole aziende e società, il contributo dell'industria italiana.Questa iniziativa ha portato a un progetto che si propone di evidenziare la parte positiva e virtuosa del mondo industriale italiano in tema di sostenibilità ambientale, e di stimolare anche le imprese meno dinamiche ad avviare un percorso virtuoso. Il sistema imprenditoriale italiano, consapevole del proprio ruolo cruciale, può e deve vedere la sostenibilità ambientale come un'opportunità per cogliere la sfida dellagreen economye sviluppare le potenzialità che ha a disposizione per fornire un valido contributo in questo processo di crescita. Confindustria ha quindi adottato una Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale che intende rappresentare, per le imprese e le associazioni aderenti al sistema confederale, la bussola dei valori di riferimento per il loro cammino verso lo sviluppo sostenibile – ha proseguito Annalisa Oddone - La Carta dei Principi è accompagnata da una Guida Operativa che può servire come strumento per l'applicazione pratica dei principi riportati nella Carta. La Guida può costituire, infatti, sia un orientamento per le azioni da intraprendere, sia uno strumento di verifica del proprio stato attuale, ai fini di una valutazione di compatibilità con i criteri per lo sviluppo sostenibile. Alla Carta dei Principi e alla Guida Operativa possono aderire, su base volontaria, le imprese e le organizzazioni di imprese associate a Confindustria".
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