Domanda di elettricità nel 2012: -2,8% rispetto al 2011

Da inizio secolo è il secondo calo più consistente dopo quello del 2009 (-5,7% sul 2008). Boom produzione fotovoltaica (+71,8%) ed eolica (+34,2%), in calo la termoelettrica (-6,3%).

Autore: Redazione ImpresaGreen

Dopo due anni di crescita, nel 2012 i consumi di elettricità in Italia tornano a scendere. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso, fanno segnare una flessione del 2,8% rispetto al 2011: si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7%. A dirlo sono i dati Terna.
Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2012 ammonta a 325,3 miliardi di kilowattora, attestandosi sullo stesso livello di domanda del 2004. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile.
A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-10,3%) e nella macroarea del Nord-Ovest composta da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (-7,7%).
Secondo le prime stime, nel 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,8% con produzione nazionale (di cui 62,2% termoelettrica, 13,3% idroelettrica, 1,6% geotermica, 4,0% eolica e 5,6% fotovoltaica) e per la quota restante (13,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (284,8 miliardi di kWh) è in diminuzione del 2,3% rispetto al 2011; in forte aumento le fonti di produzione eolica (+34,2%) e fotovoltaica (+71,8%), in calo le fonti idroelettrica (-8,2%), termoelettrica (-6,3%) e geotermica (-1,4%).

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