Il lampione LED connesso di Ericsson e Philips per la prima volta in Italia

Zero Site è una soluzione d’illuminazione con tecnologia LED che integra gli apparati di telecomunicazione all’interno dei lampioni, permettendo agli operatori di migliorare le prestazioni della rete mobile e un notevole risparmio energetico alle amministrazioni pubbliche.

Autore: Redazione ImpresaGreen

A Venezia, Ericsson Italia, in partnership con Philips Italia, ha messo in mostra  ʺZero Siteʺ, l’innovativo modello di illuminazione stradale con tecnologia LED dotato di connettività, presentato lo scorso febbraio a Barcellona durante il Mobile World Congress.
Zero Site mira a risolvere due delle più grandi problematiche che le città si trovano ad affrontare oggi: fornire ai cittadini migliori prestazioni di rete nelle aree urbane densamente popolate, insieme ad un servizio di illuminazione pubblica ad alta efficienza energetica.
Philips e Ericsson combinano in questo modo i vantaggi della connettività e dell’illuminazione LED all’interno di un unico modello di ''Lighting-as-a-service'' per le città, a sostegno di uno sviluppo sostenibile e del risparmio energetico.


Il sistema di illuminazione LED permette in particolare una riduzione delle emissioni di CO2 e un risparmio energetico dal 50 al 70%. Questa soluzione può essere determinante per le città contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2020.
Non solo città più «green» e sostenibili: con questo strumento le autorità cittadine sono inoltre in grado di dare vita a nuovi modelli di business, offrendo all’interno dei lampioni connessi uno spazio agli operatori di telecomunicazioni per migliorare l’infrastruttura a banda larga mobile.
Grazie alla presenza di innovative small cell, gli operatori saranno in grado di offrire ai cittadini maggiore copertura e capacità di rete, garantendo una migliore esperienza di utilizzo della banda larga mobile, anche nelle zone densamente popolate.
La nuova soluzione è scalabile e consente quindi l’installazione di infrastrutture per la banda larga mobile oltre i siti tradizionali - un fattore chiave per l’evoluzione delle reti eterogenee.

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