Patentino del frigorista: evitare il Far West semplificando la vita delle imprese certificate

"Il regolamento, nato per tutelare l’ambiente, è stato ridotto a una serie di procedure inutili e costose che finiscono esclusivamente per penalizzare le imprese senza, in cambio, garantire benefici di nessun genere".

Autore: Redazione ImpresaGreen

“Al danno si aggiunge la beffa. E ora rischia di trasformarsi in farsa l’obbligo di certificazione per le persone e le imprese che installano impianti che contengono gas serra oppure ne curano la manutenzione. Non esistono controlli né sanzioni nei confronti degli abusivi. E, addirittura, in alcuni appalti pubblici del settore non era chiesta la certificazione”. Lo afferma il presidente degli Impiantisti Cna, Carmine Battipaglia.
“Questa situazione – spiega – ha fatto sì che solo 8.500 imprese abbiano deciso di certificarsi in via definitiva su 44mila imprese certificate a titolo provvisorio. Colpa della malaburocrazia. Il regolamento, nato per tutelare l’ambiente, è stato ridotto a una serie di procedure inutili e costose che finiscono esclusivamente per penalizzare le imprese senza, in cambio, garantire benefici di nessun genere. La totale assenza di controllo non è l’unica anomalia contenuta nella normativa sugli f-gas. Ottenere la certificazione è complesso e costoso”.
“La Cna chiede – conclude – di semplificare la vita degli operatori riducendo costi ed oneri burocratici. Un primo passo utile e necessario è quello di evitare alle ditte individuali ed alle micro imprese di doversi certificare due volte; sia come persona che come impresa”

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