Sebigas sviluppa il suo primo impianto biometano alimentato a Forsu

L'impianto sarà in grado di trattare fino a 55.000 tonnellate di rifiuti ogni anno per una produzione totale di oltre 5.000.000 Sm3 di biometano.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Sebigas ha recentemente firmato un contratto per la fornitura del suo primo impianto FORSU per Maserati Energia, storica azienda italiana attiva nel compostaggio dei rifiuti organici.
L'impianto Sebigas è specificatamente progettato per la valorizzazione energetica dei rifiuti organici trattati nel sito di Sarmato (PC); avrà una capacità fino a 55.000 ton/anno di materiale organico, garantendo una produzione di oltre 600 m3/ora di biometano, 5.300.000 m3 ogni anno. Il biometano prodotto, sarà poi immesso nella rete di trasporto del gas naturale SNAM, sita nelle immediate vicinanze dall'impianto.
Sviluppata in collaborazione con un partner leader nella tecnologia di raffinazione del biogas, la tecnologia Sebigas utilizza uno specifico sistema di pulizia e separazione a membrane per la conversione del biogas in biometano.
Sfruttando la differenza di pressione tra i due lati della membrana a fibra cava, attraverso 3 diversi stadi, il biogas grezzo viene raffinato in biometano, eliminando anidride carbonica, acqua, ossigeno e idrogeno solforato. Questo procedimento ad alta pressione, richiede una minore necessità di compressione del gas per l'immissione in rete e rende più semplice la gestione dell'impianto, aumentando così il rapporto costi – benefici.
Al fine di ridurre ulteriormente l'impatto ambientale del sito, Sebigas ha integrato l'impianto con una fase di post-trattamento che prevede una serie di passaggi partendo dalla separazione della frazione solida da quella liquida in uscita dalla digestione anaerobica. La frazione liquida subisce un processo di depurazione (trattamento biologico aerobico, ultrafiltrazione ed osmosi inversa unita ad una sezione di evaporazione a triplice effetto per il concentrato da osmosi) per ottenere un refluo pulito ed idoneo allo scarico in corpo idrico superficiale. La frazione solida verrà inviata all'impianto di compostaggio esistente per la produzione di compost di qualità.

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