Gli italiani dicono sì a plastic tax e sugar tax

Ambiente e salute sono più importanti delle vecchie abitudini di acquisto. Che i consumatori sono pronti a cambiare

Autore: Redazione ImpresaGreen

Cosa pensano gli italiani delle cosiddette plastic tax e sugar tax? È una domanda che si pongono le molte aziende italiane che sono in qualche modo collegate alla produzione ed all'utilizzo di materie plastiche e zucchero. Gli umori dei consumatori "consapevoli", ma anche di quelli che guardano prima di tutto al prezzo dei prodotti che acquistano, ha conseguenze importanti su tutta la filiera produttiva a monte.

Secondo una indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, l'impatto di plastic tax e sugar tax potrebbe in effetti essere rilevante. Condotta su un campione di circa 27 milioni di consumatori, l'indagine mostra infatti che il pubblico è sensibile ad entrambe le questioni. Il 61 percento circa approva almeno una delle due tasse. Nello specifico, il 41 percento circa è a favore dell’introduzione di entrambe, il 14 della sola plastic tax, il 6,6 della sola sugar tax.

L'elemento importante emerso dalla ricerca è che la scelta pro-tasse appare una scelta consapevole. Il 70 percento di chi approva le tasse lo fa perché ritiene giusto disincentivare la produzione e l'uso di prodotti potenzialmente dannosi per l'ambiente e la salute. È significativo che questa percentuale sia più alta nei giovani: sale al 83 percento tra i rispondenti con età compresa tra i 25 e i 34 anni.


Anche considerando questa predisposizione dei consumatori, le nuove tasse potrebbero davvero far cambiare il comportamento dei cittadini. E quindi, di riflesso, quelle delle aziende coinvolte. Se guardiamo alla sola plastic tax, il 78 percento del campione dichiara l'intenzione di ridurre, se non eliminare, l’acquisto dei prodotti colpiti dai rincari. Per convinzione sulla scelta o semplicemente per spendere meno. La percentuale scende nel caso della sugar tax: il 47 percento del campione cambierebbe le sue abitudini di acquisto.

È invece abbastanza allineata la percentuale degli "irriducibili". Quelli che non cambierebbero i loro acquisti anche a fronte di rincari. Ed è allineata verso il basso. Si attesta al 10 percento per la plastic tax e al 12 per la sugar tax.

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