IBM Research: nelle batterie niente metalli pesanti, basta lacqua di mare

IBM Research ha inventato un nuovo tipo di batterie che usa sostanze chimiche estratte dall'acqua di mare, al posto di metalli come cobalto e nichel

Autore: f.p.

Ci sono pochi dubbi sul fatto che lo sviluppo della mobilità elettrica sia un fattore decisivo nella riduzione delle emissioni nocive per l'ambiente e per il clima. Ma ci sono pochi dubbi anche sul fatto che alcuni materiali usati nella realizzazione delle batterie per lo stoccaggio energetico sono comunque "problematici". Metalli pesanti come il cobalto e il nichel presentano rischi ambientali considerevoli. E sono ricavati con attività di estrazione spesso non rispettose dell'ambiente e di chi vi lavora.

Ora IBM Research ha annunciato di essere arrivata alla realizzazione di un nuovo tipo di batteria che evita l'utilizzo di metalli pesanti. Come anche di altri materiali la cui estrazione pone comunque problemi ambientali. Le nuove batterie sono prodotte usando sostanze chimiche estratte dall'acqua di mare. E sono migliori delle attuali batterie agli ioni di litio. Per costo di realizzazione, tempo di ricarica, densità energetica, efficienza, infiammabilità.

IBM Research spiega ad esempio che le nuove batterie richiedono solo cinque minuti per raggiungere una carica del 80 percento. Hanno una efficienza energetica superiore al 90 percento. E aver abolito l'uso dei metalli pesanti in favore - estremizzando - dell'acqua di mare abbassa ovviamente i costi.

Le ricerche di IBM hanno poi portato a una nuova concezione di batterie che possono essere realizzate in maniera mirata. Ossia adattandone le caratteristiche tecniche agli usi previsti. Si possono ad esempio produrre batterie con alta densità di potenza, adatte ad applicazioni come i velivoli elettrici. O batterie con cicli di vita molto lunghi, pensate per lo stoccaggio energetico nelle Smart Grid.

Per il momento le batterie "eco" sono solo nei laboratori di IBM Research. Ma IBM ha coinvolto Mercedes-Benz e due altre aziende già attive nel settore delle batterie (Central Glass e Sidus) nel percorso che porterà alla loro produzione vera e propria. Senza ovviamente dare previsioni precise sui tempi che saranno necessari.

Entro un anno circa, però, si potrebbe avere il primo prototipo funzionante di una batteria basata sui nuovi materiali identificati da IBM. Lo indica Reuters, riportando una dichiarazione di Jeff Welser, Vice President IBM Research.

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