Made in Italy: notificato alla Commissione Ue il sistema di etichettatura ‘NutrInform Battery’

L’obiettivo è quello di fornire informazioni chiare sugli alimenti e tutelare l’intera filiera agroalimentare.

Autore: Redazione ImpresaGreen

E’ stata notificata alla Commissione europea la proposta italiana relativa a un sistema di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, che ha l’obiettivo di costituire un’alternativa al sistema francese del Nutriscore.
Si tratta di un decreto interministeriale predisposto dai Ministeri dello Sviluppo Economico, della Salute, delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali, frutto di un lavoro sinergico portato avanti, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Dipartimento per le Politiche Europee e a tutta la filiera agroalimentare, per tutelare i prodotti del Made in Italy.
Il sistema proposto dall’Italia si basa su un simbolo “a batteria”, denominato NutrInform Battery, che indicherà al consumatore l'apporto nutrizionale dell'alimento in rapporto al suo fabbisogno giornaliero e al corretto stile alimentare, evidenziando la percentuale di calorie, grassi, zuccheri e sale per singola porzione rispetto alla quantità raccomandata dall’Unione europea.
La proposta italiana mira a superare gli effetti penalizzanti per il Made in Italy, derivanti dal sistema Nutriscore che utilizza invece i colori del semaforo per esprimere un giudizio sui prodotti agroalimentari, attraverso un algoritmo di misurazione che, basato su 100 gr, li classifica dalla A alla E, in contrapposizione ai principi della dieta mediterranea che si basa su un consumo bilanciato di tutti gli alimenti
I produttori e i distributori del settore alimentare potranno adottare volontariamente il nuovo sistema di etichettatura ‘a batteria’, dopo il via libera della Commissione europea.
Con il sistema italiano di etichettatura nutrizionale il Governo si pone l’obiettivo sia di fornire al consumatore una informazione chiara e sintetica sulla presenza di alcuni nutrienti negli alimenti, utile a collocarli all’interno di una dieta varia e bilanciata, quale quella mediterranea, sia di valorizzare e tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana.

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