Coronavirus, 1/3 del Made in Italy a tavola nelle aree del decreto

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini: "Piena disponibilità a collaborare con le autorità regionali e di governo per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all’attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza”.

Autore: Redazione ImpresaGreen

I territori delimitati dal nuovo Decreto interessano la food valley italiana che garantisce l’approvvigionamento sui mercati nazionali ed esteri con la produzione di circa 1/3 del Made in Italy agroalimentare, dal latte alla carne, dai formaggi ai salumi, dal riso alla pasta, dalla frutta alla verdura fino al vino e alle conserve di pomodoro.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al provvedimento varato dal Governo per contenere l’emergenza Coronavirus che introduce misure speciali per la regione Lombardia e 14 provincie di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche, dove si concentra il maggior valore della produzione nazionale alimentare di qualità (Dop/Igp).
“Per assicurare le necessarie forniture alimentari al Paese è importante che siano stati recepite nel decreto le nostre sollecitazioni  al Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova per dare continuità alle attività produttive nelle campagne dove vanno seguiti i cicli stagionali, dalla semina alla raccolta e garantita la cura delle piante e l’assistenza e l’alimentazione degli animali allevati nelle stalle, ma anche i mercati di vendita diretta, la trasformazione industriale e le consegne per la distribuzione commerciale” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la “piena disponibilità a collaborare con le autorità regionali e di governo per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all’attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza”.

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