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Fase 2: la filiera del legno si reinventa

Per la Fase 2 numerose aziende certificate ripartono con idee, progetti e prodotti innovativi: dai tavoli per lo smart working alle barriere anti contagio per spiagge e negozi.

Redazione ImpresaGreen

Ripristinare gli ecosistemi forestali distrutti dalla tempesta Vaia anche durante l'emergenza sanitaria, contribuendo a preservare la salute delle persone. Con questo obiettivo, anche durante tutta la fase di lockdown più stringente, una parte della filiera del legno non si è fermata, contribuendo al ripristino del nostro patrimonio forestale e alla sicurezza delle comunità, montane e non.
A ricordarlo è il PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), l'ente normatore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale: "Anche nella fase di chiusura delle attività, grazie all'attento lavoro delle aziende certificate PEFC e di tutti gli operatori del settore è stato possibile che una parte della filiera proseguisse l'attività, consentendo di non interrompere il recupero del legname distrutto da Vaia e di rifornire le aziende della filiera medicale e alimentare, assicurando la circolazione di persone, merci e mezzi di soccorso durante la pandemia", spiega Maria Cristina D'Orlando, presidente del PEFC Italia. Questo ha permesso inoltre di non fermare il lavoro di tante aziende anche a valle della filiera, sostituendo il legname di importazione. "La gestione del bosco e la selvicoltura sono attività sostenibili che permettono di produrre legno, materia prima rinnovabile per eccellenza, e di contribuire al mantenimento  e miglioramento del bosco e dei suoi servizi ecosistemici: protezione del territorio, paesaggio, clima, acqua, ricreazione, prevenzione del rischio incendi, specialmente ora che andiamo verso la stagione calda".
Ora la filiera del legno riparte con idee e progetti innovativi che vanno incontro alle nuove necessità dei cittadini e alle nuove dinamiche lavorative e sociali che si stanno delineando con la Fase 2.
"Dai tavoli per lo smart working alle barriere anti contagio, fino alla logistica e al delivery, il legno si rivela un materiale straordinario: sostenibile, reperibile facilmente sul territorio e con importanti proprietà antibatteriche", dichiara Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia. "La crisi attuale ci mostra, ancora una volta, l'importanza di rivedere la nostra economia, deglobalizzando quelle risorse che non avremmo bisogno di importare, scegliendo materiali più sostenibili e naturali e valorizzando le eccellenze legate alla green economy che si trovano sul nostro territorio".  
In vista della stagione balneare post-Coronavirus, d esempio, Legnolandia - il marchio friulano che dal 1830 lavora il legno per la creazione di bio-costruzioni, parchi gioco, arredi pubblici e privati - ha progettato un innovativo posto ombrellone in grado di rispondere alla necessità di sicurezza e distanziamento sociale, senza rinunciare alla piacevolezza della vita da spiaggia, alla privacy ed alla facilità di accesso per le persone con disabilità. Si tratta di strutture modulari a basso impatto, superficie di 16 metri quadrati (4x4), realizzate con due soli materiali: il legno solidale proveniente dalle foreste friulane abbattute dalla tempesta "Vaia" del 2018 e garantito dal logo "Filiera Solidale PEFC", e un tessuto traspirante utilizzato anche per la  produzione delle comuni mascherine chirurgiche. Le dimensioni delle pareti protettive, larghe 4 e alte 1.8 metri, consentono al sole di illuminare lo spazio interno dalle 9.30 del mattino fino alle 18. L'utilizzo del tessuto TNT rappresenta invece la soluzione ideale per la circolazione dell'aria con il dovuto filtraggio protettivo.
Funzionali ma anche confortevoli: gli spazi pensati da Legnolandia possono essere dotati di ombrelloni, lettini, tavolini e portarifiuti, tutti rigorosamente in legno certificato e solidale, per consentire il consumo di pasti rimanendo comodamente nel proprio spazio ed evitare gli assembramenti ai chioschi spiaggia. Anche l'accesso non è lasciato al caso: passatoie a doppio senso di percorrenza consentono di raggiungere in sicurezza il proprio ombrellone, mentre passerelle mobili aggiuntive facilitano l'ingresso alle persone con disabilità.


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Pubblicato il: 15/05/2020

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