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SAIE: in Italia più della metà degli Attestati di Prestazione Energetica è ancora nelle classi con i consumi più alti

Il 56,9% degli APE emessi dal 2015 a oggi ricade nella classe G e F, il 16,5% nella E, e l’11,3% nella D. Pochissime le unità appartenenti alla classe A: sommando A1, A2, A3 e A4, si arriva solo al 7,1% del totale.

Redazione ImpresaGreen

Il caro bollette sta colpendo duramente le famiglie e le imprese italiane. Nell’arco di un anno, secondo l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), il costo di luce e gas è già aumentato del +160%, e, nell’ultimo trimestre del 2022, potrebbe esserci un ulteriore aumento del +100%. Le corrette abitudini nel consumo energetico, così come eventuali provvedimenti a livello governativo, possono sicuramente contribuire a ridurre i costi. Ma non basta. Il vero risparmio si ottiene puntando sull’ammodernamento e sull’efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio (altamente energivoro), con la creazione di edifici e abitazioni in grado di utilizzare e “consumare” l’energia in maniera intelligente. Un tema importante, quello del risparmio, che sarà protagonista di SAIE, La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti, l’appuntamento più importante dell’anno per il comparto che si terrà a BolognaFiere dal 19 al 22 ottobre 2022.

Quanto sono realmente efficienti i nostri edifici? Secondo gli ultimi dati di Siape, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica sviluppato da ENEA, appartengono alle classi energetiche G e F, quelle con i consumi più elevati, oltre la metà (il 56,9%) degli edifici e delle unità immobiliari per cui è stato emesso un attestato dal 2015 a oggi. La situazione non migliora guardando alle altre classi in cima alla classifica. Il 16,5% ricade, infatti, nella classe E, e l’11,3% nella D. Pochissime le unità appartenenti alla classe A: sommando A1, A2, A3 e A4, si arriva solo al 7,1% del totale. In generale, è meno efficiente il comparto residenziale, mentre il non residenziale fa leggermente meglio (ricadono nella classe A l’11,4% del totale). Uno scenario che accende i riflettori sulla necessità di investire sul settore delle costruzioni per limitare l’impatto dell’inflazione sul fronte energetico.

A livello regionale, il maggior numero di APE di classe G e F si riscontrano nel Lazio (66,5%), nella Liguria (64,8%) e nel Molise (63,6%). Mentre considerando sempre la somma delle classi A, le regioni più virtuose risultano essere Valle d’Aosta (12,5%), le province di Trento (11%) e Bolzano (9,7%) e Abruzzo (8,8%).

Sono tanti i lavori che famiglie e imprese possono effettuare per migliorare l’efficienza energetica e abbattere le spese, spinti anche negli ultimi anni dai bonus e gli incentivi statali (Superbonus 110%, Ecobonus, Bonus Ristrutturazione, ecc.). Tra questi, quelli relativi all’isolamento esterno e interno, la sostituzione degli infissi e l’istallazione di impianti di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione più efficienti. Il ruolo fondamentale lo giocano i serramenti e gli impianti, che contribuiscono anche in maniera decisiva alla salubrità degli ambienti. A SAIE, questi due elementi saranno al centro delle iniziative speciali SAIE Serramenti e SAIE Impianti. La prima valorizzerà il meglio della produzione di chi opera nel comparto dedicato al mondo delle porte, finestre, infissi e soluzioni tecnologiche correlate, mentre la seconda mostrerà l’importanza dell’integrazione edificio-impianto, che nasce per rispondere alle più recenti necessità del mercato in tema di climatizzazione, idrosanitaria, elettrotecnica, building automation e illuminotecnica.



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Pubblicato il: 06/09/2022

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