Dal food alla cosmetica, lo studio delle aziende innova le soluzioni sostenibili: nel seminario “Materiali emergenti per l’imballaggio cellulosico con proprietà barriera” organizzato da Comieco con la partecipazione del Politecnico di Milano una rassegna dei progetti che meglio riescono a coniugare riciclabilità e conservazione dei prodotti.
Non è un caso che nell’ultimo anno tra le tipologie di imballaggi cellulosici, l’immesso al consumo dei cosiddetti “compositi” abbia registrato il più alto incremento: la stima è circa del 25%. Il dato, infatti, rispecchia il crescente impegno delle aziende verso la realizzazione di packaging tecnologicamente più avanzati e funzionali, mantenendo la promessa della sostenibilità, anche nella fase di raccolta differenziata e riciclo.
E in questo proprio la carta diventa un naturale alleato, anche quando è necessario assicurare all’imballaggio caratteristiche protettive - o “di barriera” - per evitare la perdita o l’alterazione del contenuto: la carta, infatti, si presta per essere utilizzata in accoppiamento con altri materiali (per esempio polimeri o alluminio), per ridurne la componente idrofila.
Nascono così modelli di imballaggi “complessi” a prevalenza carta, impossibili da separare manualmente, ma che possono essere conferiti nella raccolta differenziata dei materiali cellulosici e riciclati dalle cartiere.
Una rassegna delle progettualità più all’avanguardia in questo senso è stata presentata nel seminario “Materiali emergenti per l’imballaggio cellulosico con proprietà barriera” organizzato da Comieco e Politecnico di Milano nella cornice dell’ADI – Design Museum di Milano. Nella tavola rotonda sono stati illustrati i progressi, gli sviluppi e le peculiarità degli imballaggi cellulosici da professionisti come Sara Appiani, Direzione Acquisti L’Oréal Italia - Retail Category Buyer, Lorenzo Nannariello, Sustainability Manager South Europe Tetra Pak, Valentina Sada, Responsabile Marketing e Comunicazione Gruppo Sada, Andrea Taglini, CEO Easysnap Technology e Luciano Villani, Responsabile imballi Coop Italia.
“Il forte aumento di immesso al consumo di imballaggi compositi mette al centro dell’attenzione di istituzioni, aziende e consumatori la necessità di garantirne la riciclabilità attraverso l’utilizzo di una componente cellulosica sempre più preponderante e che, attraverso innovazione e impiego di nuove tecnologie, possa acquisire proprietà ‘di barriera’ maggiori” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “Proprio per favorire questo processo, il primo progetto classificato tra i settanta finanziati dal PNRR e dedicati all’ambito della carta avrà proprio l’obiettivo di finanziare la costruzione di impianti finalizzati alla produzione e al riciclo di imballaggi compositi a base cellulosica sostenibili e riciclabili”.
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