L’innovativo punto di raccolta, ospitato da Iper di Milano - Portello e gestito da AMSA, nasce nell’ambito del progetto europeo RENEW per sensibilizzare i cittadini e favorire il conferimento dei rifiuti elettronici.
Redazione ImpresaGreen
È stata ufficialmente inaugurata a Milano, all’interno dell’Iper Portello, la nuova eco-isola che darà ai milanesi un’ulteriore possibilità di conferimento dei piccoli RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). L’obiettivo è duplice: da un lato continuare a sensibilizzare le persone sull’importanza del riciclo di questi rifiuti, dall’altro rendere il conferimento semplice e immediato, posizionando la postazione per la raccolta in un’area molto frequentata, luogo di incontro e di shopping. A tagliare il nastro del nuovo punto di raccolta, aperto da AMSA e sviluppato in collaborazione con Erion, erano presenti Marcello Milani, Amministratore Delegato di AMSA, e Giorgio Arienti, Direttore Generale di ErionWEEE.
Grazie a un sistema di raccolta intelligente, l’eco-isola di Portello, dedicata esclusivamente ai piccoli RAEE (con dimensioni massime di 25 cm x 25 cm come tablet, smartphone, mouse, radiosveglie, smartwatch, sigarette elettroniche, cavi, caricatori, spazzolini elettrici, telecomandi di ogni tipo, giochi elettrici ed elettronici, radio e molti altri), permetterà alle persone di conferire i propri rifiuti in autonomia grazie all’autenticazione tramite codice fiscale. I sensori di cui è dotato il contenitore, inoltre, monitoreranno il livello di riempimento e comunicheranno all’azienda per i servizi ambientali la necessità di svuotamento una volta raggiunto il 75% della capienza.
Raccolta, ma anche cultura del riciclo: il nuovo eco-point ospiterà, infatti, anche iniziative di comunicazione e divulgazione – rivolte a studenti e cittadini – sviluppate da Erion in collaborazione con AMSA e finalizzate a promuovere comportamenti corretti e virtuosi per favorire l’incremento dei livelli di raccolta e garantire così – grazie al riciclo – il recupero e l’inserimento delle Materie Prime Seconde, comprese le Materie Prime Critiche (CRM), in nuovi cicli produttivi.
Sono infatti i piccoli RAEE, complici le dimensioni ridotte, a essere maggiormente soggetti a comportamenti non appropriati (1 italiano su 6 se ne disfa gettandoli nell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica, mentre un grosso quantitativo di piccoli RAEE - anche se rotto e inutilizzabile - resta dimenticato nei cassetti, nelle cantine e nelle soffitte). Una mancata opportunità se si pensa che è proprio questa tipologia di rifiuto a contenere un maggiore quantitativo di Materie Prime Critiche, materiali di cui il nostro Paese è sprovvisto, ma che sono essenziali per lo sviluppo di settori ritenuti strategici per l’economia italiana (la nostra produzione industriale dipende dai CRM per 686 miliardi di euro, pari al 38% del PIL al 2022).
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